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«Concorsi truccati», indagini chiuse per undici professori e ricercatori

«Concorsi truccati», indagini chiuse per undici professori e ricercatori

SASSARI. È stato notificato a tutti gli interessati l’avviso di chiusura delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu sui presunti...

11 febbraio 2021
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SASSARI. È stato notificato a tutti gli interessati l’avviso di chiusura delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu sui presunti concorsi truccati all’Università di Sassari. A breve sarà formulata la richiesta di rinvio a giudizio e sarà fissata l’udienza preliminare.

Il sospetto dell’accusa è che siano stati realizzati bandi di gara confezionati su misura, cuciti addosso al candidato prescelto, con contenuti (del bando) addirittura redatti dagli stessi partecipanti. E, ancora, requisiti predeterminati in modo da assicurare la partecipazione al concorso dell’unico “favorito”. E commissari valutatori (con qualifica di pubblici ufficiali) che sottostavano alle richieste del professore ordinario di turno dando parere favorevole al conferimento degli assegni di ricerca nei confronti del candidato che veniva loro indicato.

In tutto undici gli indagati – tra docenti, direttori di dipartimento e assegnisti di ricerca dell’ateneo sassarese – accusati in concorso e a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta dei contraente e falsità ideologica.

Dopo l’uscita di scena dall’inchiesta dell’allora direttore del dipartimento di Giurisprudenza Gian Paolo Demuro e del notaio Luca Cattani sono rimaste in piedi le accuse nei confronti di Francesco Pepe (44 anni, proveniente dall’università di Foggia con incarico di ricercatore di Diritto tributario, difeso dall’avvocato Marco Loi), Valerio Ficari (romano, 52 anni, professore ordinario di Diritto tributario, difeso dall’avvocato Agostinangelo Marras), Fabrizio Amatucci (52enne di Napoli, commissario valutatore), Franco Paparella (55 anni, di Campobasso ma residente a Roma, anche lui commissario valutatore in uno dei concorsi), Guglielmo Fransoni (56 anni, professore ordinario di Diritto tributario a Foggia), Giuseppe Giovanni Scanu (sassarese di 51 anni, collaboratore di cattedra di Diritto tributario e commissario valutatore, difeso da Marco Loi), Paolo Barabino (sassarese di 42 anni, assistito dall’avvocato Anna Laura Vargiu, assegnista di ricerca di Diritto tributario nel dipartimento di Economia).

E ancora Ludovico Marinò (51enne di Pisa, difeso da Mariano Mameli, all’epoca direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari), Carlo Massimo Ibba (oristanese di 64 anni, difeso da Luca Sciaccaluga, professore ordinario di Diritto commerciale a Sassari), Valentino Sanna (48 anni, di Sassari, assistito da Paola Milia e Pasquale Fadda, ricercatore di professore associato di Diritto commerciale in Giurisprudenza a Sassari) e Alessio Diego Scano (sassarese di 48 anni, difeso dall’avvocato Roberto Scano, professore associato di Diritto commerciale in Scienze economiche e aziendali a Sassari). (na.co.)

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