La Nuova Sardegna

Sassari

Seicento ettari di boschi, piante e grotte che si estendono su un massiccio basaltico

Seicento ettari di boschi, piante e grotte che si estendono su un massiccio basaltico

COSSOINE. Il presidio forestale di Monte Traessu, istituito nel 1973, in “occupazione temporanea” dei terreni, in base al Regio decreto legge 30 dicembre 1923, n. 3267 e al suo regolamento di...

16 febbraio 2021
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COSSOINE. Il presidio forestale di Monte Traessu, istituito nel 1973, in “occupazione temporanea” dei terreni, in base al Regio decreto legge 30 dicembre 1923, n. 3267 e al suo regolamento di attuazione, del 1926. È compreso tra i territori di Cossoine, Giave, Mara, per una superficie iniziale di 586,3 ettari, così ripartita: 192,5 a Cossoine, 245,6 a Giave, 148,2 Mara. Il massiccio del Monte Traessu è formato da rocce basaltiche ed è ricco di gole, dirupi e grotte, vi crescono sughere e roverelle, oltre a corbezzolo, erica, fillirea, lentisco, mirto, olivastro. La sua cima più alta raggiunge i 717 metri, e domina una vasta porzione del territorio della provincia di Sassari. Non a caso, lassù è stata posizionata una vedetta dell'apparato antincendi sardo. Il presidio è stato oggetto in cinquant’anni di lavori di sistemazione idraulica e forestale. E stata tracciata una agevole sentieristica, aree per la sosta e una costruzione di appoggio per il cantiere forestale. Negli anni ha anche rappresentato un importante sbocco occupativo. (m.b.)

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