La Nuova Sardegna

Sassari

Abuso d’ufficio e falso, assolto dirigente comunale

di Nadia Cossu
Abuso d’ufficio e falso, assolto dirigente comunale

Un ingegnere lo aveva accusato: «Io privato delle mie mansioni ed esautorato» Ma per i giudici nell’affidamento degli incarichi non fu commesso alcun reato

17 febbraio 2021
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OZIERI. Cadono tutte le accuse per il dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Ozieri Antonio Volpe che ieri mattina è stato assolto dal collegio presieduto dal giudice Mauro Pusceddu (a latere Giulia Tronci e Sergio De Luca) nel processo che lo vedeva imputato di abuso d’ufficio, falso e violazione del regolamento comunale.

Volpe, difeso dagli avvocati Nicola Satta e Agostinangelo Marras, era accusato di aver «sistematicamente esautorato l’ingegnere Salvatore Langiu (parte civile nel processo ndc) dalle sue funzioni arrecandogli intenzionalmente un danno grave e ingiusto». Le “tensioni” sarebbero cominciate dopo che Langiu si era rifiutato di controfirmare un progetto redatto e sottoscritto da Volpe relativo a interventi di efficienza energetica nell’impianto di illuminazione pubblica di Ozieri. Da quel momento, secondo l’accusa, Volpe avrebbe «sistematicamente, nei due anni successivi, adottato numerosi provvedimenti che di fatto privavano illegittimamente Langiu delle sue mansioni», gli avrebbe cioè sottratto incarichi di responsabile unico del procedimento e quelli inerenti la progettazione delle opere pubbliche del Comune di Ozieri. E in un’occasione – secondo l’accusa con “intento punitivo” – con una determinazione avrebbe nominato come responsabile unico di procedimento un geometra privo di competenza e abilitazione professionale e con una successiva determinazione dirigenziale avrebbe nominato Langiu «quale supporto allo stesso geometra intendendo così schernire con coscienza e volontà l’ingegnere Langiu dal punto di vista professionale e umano». Per i difensori Satta e Marras era nei pieni poteri di “discrezionalità” del loro assistito l’affidamento degli incarichi. E nessuna prova sarebbe emersa a sostegno della tesi accusatoria. Ieri mattina, sulla base della recente riforma che ha di fatto ridimensionato il ventaglio di condotte configurabili nel reato di abuso d’ufficio, il giudice in apertura di udienza ha pronunciato la sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato e ha assolto Volpe «perché il fatto non sussiste» anche dall’accusa di falso. Non corrisponde al vero, secondo il collegio, che il dirigente – nell’affidamento di alcuni incarichi di progettazione a persone estranee alla pianta organica del Comune – avrebbe attestato falsamente di aver accertato la carenza di personale tecnico dell’amministrazione del Comune di Ozieri in possesso dei requisiti necessari.

Così come non ci fu da parte di Antonio Volpe alcuna violazione del regolamento comunale quando assegnò gli incarichi relativi a servizi di ingegneria e architettura con “affidamento diretto”.



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