La Nuova Sardegna

Sassari

Aiutò “Johnny lo Zingaro”, condannato per droga

Aiutò “Johnny lo Zingaro”, condannato per droga

Sei anni di carcere a Gabriele Grabesu arrestato con 600 grammi di cocaina e sei chili di marijuana

18 febbraio 2021
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SASSARI. A metà novembre era finito in manette con l’accusa di aver preso parte al piano per favorire l’evasione e la latitanza di Giuseppe Mastini, 60 anni, l’ergastolano conosciuto come “Johnny lo zingaro”, catturato dalla polizia in un casolare vicino alla Buddi Buddi, dieci giorni dopo un mancato rientro nel carcere di Bancali.

Venti giorni dopo Gabriele Grabesu, 34 anni, carrozziere sassarese, era stato scarcerato dai giudici del tribunale del Riesame, ma per lui le porte del carcere potrebbero riaprirsi presto. Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Grotteria lo ha condannato infatti a sei anni di carcere con il rito abbreviato per un maxi carico di droga che i carabinieri avevano trovato a casa sua due anni fa.

Per lui il pubblico ministero Angelo Beccu aveva chiesto una condanna ancora più pesante: otto anni di reclusione. L’uomo, difeso dall’avvocato Marco Palmieri, aveva conosciuto Johnny lo zingaro” proprio due anni fa, quando era finito nel carcere di Bancali con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di stupefacenti.

Il blitz dei carabinieri di Porto Torres era scattato a metà luglio del 2019. I militari lo stavano tenendo d’occhio da tempo perché avevano capito che si era messo in un giro strano. Dopo averlo osservato e pedinato per un po’ gli investigatori del nucleo operativo avevano atteso che Grabesu, rincasasse e dopo un po’ avevano bussato alla porta della sua abitazione in località Trunconi, alla periferia di Sorso, con un mandato di perquisizione della Procura della Repubblica di Sassari. Poco dopo davanti agli occhi dei carabinieri erano saltati fuori poco più di 600 grammi di cocaina e oltre sei chili di marijuana.

Parte della cocaina trovata nell’abitazione del carrozziere era ancora contenuta all’interno degli ovuli utilizzati solitamente per il trasporto della droga all’interno dell’intestino. La droga era molto probabilmente destinata al mercato sassarese e a quello di Sorso e Sennori.(l.f.)

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