«Da anni viviamo con un filo d’acqua»
di Luca Fiori
Gli abitanti di cinque palazzine sono esasperati. Abbanoa: c’è un contenzioso, chiederemo al Tribunale di intervenire
25 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Da quattro anni vivono con i rubinetti quasi sempre a secco e quando l’acqua ritorna nei tubi è così poca che il filo che scende dalla doccia o dal lavandino non è sufficiente per lavarsi.
Gli abitanti delle palazzine di via Bottego, dal numero civico 22 fino al 30, nel cuore del quartiere di Latte Dolce, hanno raggiunto il limite della sopportazione. Da qualche giorno un rappresentanza dei componenti delle trenta famiglie costrette a un disagio diventato insopportabile è sul piede di guerra. «Se continueranno a non ascoltarci – dicono davanti ai contatori arrugginiti – siamo pronti a rivolgerci alla Prefettura o alla Procura della Repubblica».
Durate la settimana, dal lunedì al venerdì, durante il giorno nelle case arriva l’acqua a singhiozzo, la notte sparisce del tutto. Nel fine settimana quasi sempre i rubinetti restano proprio a secco del tutto.
«Eppure paghiamo regolarmente l’affitto – spiega Roberto Natante – anche le bollette di Abbanoa. Ora però siamo stanchi di vivere in queste condizioni». Nelle cinque palazzine vivono tanti bambini e persone anziane, alcune della quali malate. «Qualcuno ci deve dire a chi dobbiamo chiedere aiuto – si lamentano Marina Casu e Antonella Pasca, due delle rappresentanti del comitato spontaneo di cittadini di via Bottego – le nostre segnalazioni ad Abbanoa per ora non hanno prodotto alcun effetto». I residenti chiedono che venga messa in funzione al nuova condotta. «Ma a quanto pare – spiegano Teresa Fiori e Grazia Migheli – c’è qualche problema che lo impedisce e noi restiamo senz’acqua». E in effetti sulla nuova condotta di via Bottego esiste un contenzioso con l’impresa che l’aveva realizzata con la quale Abbanoa aveva rescisso il contratto contestando il mancato rispetto del capitolato d’appalto. Per risolvere i problemi degli abitanti, i tecnici di Abbanoa stanno studiando la percorribilità di alcune soluzioni. «Dal punto di vista tecnico - spiegano da Abbanoa - nell’immediato si potrebbe realizzare un collegamento volante che bypassi la vecchia tubatura ormai inadatta a garantire il servizio mentre, sul fronte legale, si sta verificando la possibilità di chiedere al Tribunale di liberare dal contenzioso la nuova condotta vista l’emergenza che si è verificata». L’appalto in questione è stato riassegnato a una nuova impresa che sta realizzando in città più di 13 chilometri di nuove condotte in diversi quartieri. L’investimento è di oltre 3,3 milioni di euro.
Gli abitanti delle palazzine di via Bottego, dal numero civico 22 fino al 30, nel cuore del quartiere di Latte Dolce, hanno raggiunto il limite della sopportazione. Da qualche giorno un rappresentanza dei componenti delle trenta famiglie costrette a un disagio diventato insopportabile è sul piede di guerra. «Se continueranno a non ascoltarci – dicono davanti ai contatori arrugginiti – siamo pronti a rivolgerci alla Prefettura o alla Procura della Repubblica».
Durate la settimana, dal lunedì al venerdì, durante il giorno nelle case arriva l’acqua a singhiozzo, la notte sparisce del tutto. Nel fine settimana quasi sempre i rubinetti restano proprio a secco del tutto.
«Eppure paghiamo regolarmente l’affitto – spiega Roberto Natante – anche le bollette di Abbanoa. Ora però siamo stanchi di vivere in queste condizioni». Nelle cinque palazzine vivono tanti bambini e persone anziane, alcune della quali malate. «Qualcuno ci deve dire a chi dobbiamo chiedere aiuto – si lamentano Marina Casu e Antonella Pasca, due delle rappresentanti del comitato spontaneo di cittadini di via Bottego – le nostre segnalazioni ad Abbanoa per ora non hanno prodotto alcun effetto». I residenti chiedono che venga messa in funzione al nuova condotta. «Ma a quanto pare – spiegano Teresa Fiori e Grazia Migheli – c’è qualche problema che lo impedisce e noi restiamo senz’acqua». E in effetti sulla nuova condotta di via Bottego esiste un contenzioso con l’impresa che l’aveva realizzata con la quale Abbanoa aveva rescisso il contratto contestando il mancato rispetto del capitolato d’appalto. Per risolvere i problemi degli abitanti, i tecnici di Abbanoa stanno studiando la percorribilità di alcune soluzioni. «Dal punto di vista tecnico - spiegano da Abbanoa - nell’immediato si potrebbe realizzare un collegamento volante che bypassi la vecchia tubatura ormai inadatta a garantire il servizio mentre, sul fronte legale, si sta verificando la possibilità di chiedere al Tribunale di liberare dal contenzioso la nuova condotta vista l’emergenza che si è verificata». L’appalto in questione è stato riassegnato a una nuova impresa che sta realizzando in città più di 13 chilometri di nuove condotte in diversi quartieri. L’investimento è di oltre 3,3 milioni di euro.
