La ministra Lamorgese al funerale del prefetto Mosca a San Giuseppe
SASSARI. Ci sarà anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese oggi pomeriggio a Sassari per l’ultimo saluto al prefetto della Repubblica e Consigliere di Stato Carlo Mosca. Il funerale è in...
01 aprile 2021
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SASSARI. Ci sarà anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese oggi pomeriggio a Sassari per l’ultimo saluto al prefetto della Repubblica e Consigliere di Stato Carlo Mosca. Il funerale è in programma alle 15,30 nella chiesa di San Giuseppe. Figura di grandissimo prestigio del ministero dell’Interno «un uomo dello Stato che ha servito fedelmente le istituzioni – ha dichiarato la ministra Lamorgese – in un arco lunghissimo di tempo, fin da quando giovanissimo entrò alla Scuola militare della Nunziatella di Napoli». Ieri la camera ardente è stata allestita alla Scuola superiore di polizia, in via Pier della Francesca a Roma.
«Carlo Mosca è stato protagonista di riforme fondamentali dell’amministrazione dell’Interno, nelle quali ha profuso la sua visione strategica e le sue intuizioni fortemente innovative. Ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di funzionari che ne ammiravano la profonda cultura, la finezza intellettuale, la statura morale e l’afflato umano che sapeva infondere in ogni rapporto», ha aggiunto la titolare del Viminale, ricordando la sua figura di «grande animatore culturale che ha guidato l’Associazione nazionale dei funzionari del ministero dell’Interno, interpretando i valori più autentici della nostra carriera, con l’ansia mai appagata di trasmetterli alle generazioni future. Oggi ne piangiamo la scomparsa e ci stringiamo al figlio Davide con un grande abbraccio».
Nato a Milano il 12 ottobre 1945, Mosca si era laureato a Sassari in Giurisprudenza: numerosi i riconoscimenti e le testimonianze d’affetto delle comunità sarde, i Comuni di Villanova Monteleone e di Golfo Aranci gli avevano conferito la cittadinanza onoraria.
E oggi che la polizia di Stato celebra i 40 anni della Legge di riforma (il 1 aprile è stata promulgata la legge 121 che ha smilitarizzato il Corpo delle Guardia di Pubblica sicurezza e costituito la polizia di Stato),il Dipartimento ha voluto evidenziare l’importanza della ricorrenza con un libro dal titolo “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” proprio a firma del prefetto Carlo Mosca, che di quella riforma è stato uno degli ispiratori. 181 pagine ricche di immagini, anche storiche, che ricordano il passaggio da amministrazione militare di polizia a quella civile di garanzia «illuminata dallo spirito e dal dettato della Costituzione Repubblicana, al servizio dei cittadini e delle Istituzioni democratiche del Paese». (g.baz.)
«Carlo Mosca è stato protagonista di riforme fondamentali dell’amministrazione dell’Interno, nelle quali ha profuso la sua visione strategica e le sue intuizioni fortemente innovative. Ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di funzionari che ne ammiravano la profonda cultura, la finezza intellettuale, la statura morale e l’afflato umano che sapeva infondere in ogni rapporto», ha aggiunto la titolare del Viminale, ricordando la sua figura di «grande animatore culturale che ha guidato l’Associazione nazionale dei funzionari del ministero dell’Interno, interpretando i valori più autentici della nostra carriera, con l’ansia mai appagata di trasmetterli alle generazioni future. Oggi ne piangiamo la scomparsa e ci stringiamo al figlio Davide con un grande abbraccio».
Nato a Milano il 12 ottobre 1945, Mosca si era laureato a Sassari in Giurisprudenza: numerosi i riconoscimenti e le testimonianze d’affetto delle comunità sarde, i Comuni di Villanova Monteleone e di Golfo Aranci gli avevano conferito la cittadinanza onoraria.
E oggi che la polizia di Stato celebra i 40 anni della Legge di riforma (il 1 aprile è stata promulgata la legge 121 che ha smilitarizzato il Corpo delle Guardia di Pubblica sicurezza e costituito la polizia di Stato),il Dipartimento ha voluto evidenziare l’importanza della ricorrenza con un libro dal titolo “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” proprio a firma del prefetto Carlo Mosca, che di quella riforma è stato uno degli ispiratori. 181 pagine ricche di immagini, anche storiche, che ricordano il passaggio da amministrazione militare di polizia a quella civile di garanzia «illuminata dallo spirito e dal dettato della Costituzione Repubblicana, al servizio dei cittadini e delle Istituzioni democratiche del Paese». (g.baz.)
