La Nuova Sardegna

Sassari

Il bilancio resiste alla pandemia

di Giovanni Bua
Il bilancio resiste alla pandemia

Via libera al documento contabile da 300 milioni. Campus: «L’obiettivo è salvaguardare i più deboli»

09 aprile 2021
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SASSARI. Via libera, ieri pomeriggio a larghissima maggioranza (29 favorevoli e 4 astenuti), al bilancio di previsione 2021-2023. Un documento da 300 milioni per il 2021, il primo dell’era Covid (lo scorso anno venne approvato il giorno dopo l’inizio del lockdown). Un passaggio non facile, visto che il documento contabile deve tenere in piedi un importante calo delle entrate e le maggiori spese causate dalla pandemia, solo in parte mitigati dai vari provvedimenti di fine anno e i fondi statali legati all’emergenza sanitaria.

Un gioco di equilibrio che l’assessore Carlo Sardara è riuscito a portare a termine «grazie a una collaborazione fattiva tra i vari settori dell’Amministrazione dei rispettivi dirigenti e staff – ha spiegato in aula – e un approccio di ampia condivisione delle problematiche e strategie, con la definizione delle priorità, rispetto alla evidente scarsità di risorse ed in linea con gli obiettivi programmatici di mandato».

«Un bilancio – ha spiegato il sindaco Nanni Campus – che abbiamo disperatamente cercato mantenere in equilibrio aiutando, nell’immediato, chi ne ha bisogno. Purtroppo abbiamo avuto la necessità di recuperare 1 milione 300mila euro per asili nido, casa serena, trasporto scolastico, abbiamo introiti minori dalle sanzioni, e questi soldi mancano per dare risposte che i cittadini attendono in tanti campi. Speriamo che tutto quello che stiamo facendo, tutti i sacrifici che abbiamo chiesto e che forse saremo ancora costretti a chiedere, ci permettano di risolvere importanti problemi che restano sul tavolo. Ringrazio tutti per il livello del dibattito e il tono degli interventi, adeguati alle difficoltà che pensavamo di avere superato, e in cui purtroppo siamo ricaduti. Ma che affrontiamo con grande senso di comunità».

Poco più di 300 milioni dunque le entrate programmate, di cui circa 70 milioni di entrate tributarie e 80 milioni di trasferimenti correnti. E altrettante le spese. Proprio le entrate tributarie sono il primo “equilibrio”. Le aliquote infatti sono invariate, il gettito inevitabilmente calato, e la “caccia” agli evasori rimandata (oltre il 30% della Tari non viene incassata, con 14 milioni che dovranno essere accantonati nel 2021 nel fondo credito di dubbia esigibilità). Ma il Comune ha trovato la quadra inserendo in bilancio (seppur in misura prudenziale) il risultato sperato delle attività di accertamento.

Poi i trasferimenti correnti, tra cui quelli del Fondo Unico pari nel 2021 a 23 milioni e tutti i trasferimenti regionali e nazionali. E ancora le entrate extratributarie derivanti da tutti i tipi di retta e contributo al servizio (da Casa Serena agli asili e canone locazione). Con una riduzione di entrate solo in minima parte mitigata da alcuni cali di costi.

Tra le entrate ancora i 2 milioni previsti per le sanzioni per violazione del codice della strada (in forte calo). E le entrate in conto capitale, con un incremento di 21 milioni rispetto al 2020, con 10 milioni di nuovi progetti approvati da Ras e Ministero degli interni per interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e 2,2 milioni nel 2021 per il PalaSerrademigni. Nel 2021 sono previsti tra l’altro gli interventi relativi alla manutenzione straordinaria di alloggi Erp per 3 milioni e 10 milioni per il programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

Per le spese: «Considerati i trasferimenti destinati a opere e servizi primari – ha spiegato Sardara – rimangono poche risorse da destinare per la manutenzione di verde, strade e marciapiedi. Anche perché alle spese per servizi primari quali asili, mense, Casa Serena, si sono aggiunti interventi essenziali nell’ambito dei servizi sociali, con ben 8.3 milioni di fondi comunali contro i 7,4 del 2020, in relazione ai minori trasferimenti regionali».

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