La Nuova Sardegna

Sassari

Fallimento della Suncar Toyota, due assolti

Fallimento della Suncar Toyota, due assolti

Cade la bancarotta fraudolenta, per i giudici non ci fu alcun tentativo di depauperare la società

15 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Nessun tentativo di depauperare la società Suncar srl e, di conseguenza, nessun reato a carico dei due imputati di bancarotta fraudolenta, Marco Pisoni di 42 anni e Massimo Putzu di 53 (difesi entrambi dagli avvocati Bruno Conti e Gianluigi Poddighe).

Se quindi per il pubblico ministero Enrica Angioni, che aveva chiesto la condanna a due anni, avrebbero cercato di “svuotare” la concessionaria d’auto a marchio Toyota operante nel Nord Sardegna, che amministravano, creando la Suninvest, per il collegio presieduto dal giudice Elena Meloni i due imputati sono innocenti. E li ha assolti «perché il fatto non costituisce reato».

Le imputazioni contestate a Pisoni, in qualità di amministratore delegato e in seguito liquidatore della Suncar, e a Putzu presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della stessa società nel periodo che ha preceduto la liquidazione, riguardavano una presunta «distrazione di 545mila euro, quale credito residuo mai riscosso, risultante dall’operazione commerciale realizzata con la Suninvest (società amministrata da Putzu e con capitale sociale per metà di proprietà di Pisoni)». L’operazione commerciale di cui parla la Procura è la vendita, nel 2007, di una lottizzazione di cinque ettari nella zona industriale di Muros di proprietà della società fallita.

Secondo la difesa ciò che Pisoni e Putzu volevano realizzare era un progetto ambizioso, un’idea quasi rivoluzionaria che concentrava in un unico showroom l’offerta di più case automobilistiche, per presentarsi ai clienti come unico interlocutore, a prescindere dal brand desiderato. Prima, però, era necessario effettuare le opere di urbanizzazione dell’area che avrebbero consentito di vendere e far rientrare tutto il capitale in Suncar. Ma nel 2008 è subentrata la crisi economica e finanziaria a livello mondiale – come hanno spiegato i difensori – sono cambiati gli scenari e si sono radicalmente trasformate le aspettative di crescita e di sviluppo delle aziende.

Suncar vide dimezzare il fatturato e Suninvest ebbe difficoltà ad alienare i lotti di terreno non strategici non riuscendo quindi a ripianare il debito nei confronti di Suncar nei tempi e nei modi previsti. A quel punto Suncar aveva presentato al tribunale di Sassari un ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti di Suninvest per 386.950 euro oltre interessi di mora. Ma prima dello scadere del termine era arrivato il fallimento (na.co.).

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative