Morti in Cardiologia, a luglio l’udienza
Focolaio covid, dal gup i tre accusati di omicidio colposo e epidemia colposa
15 aprile 2021
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SASSARI. È stata fissata nella prima settimana di luglio l’udienza preliminare per i tre imputati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Sassari per omicidio colposo plurimo e epidemia colposa. Il riferimento è alle undici vittime e alle decine di contagiati, tra personale sanitario e pazienti, nel periodo in cui scoppiò il primo focolaio Covid, a marzo dell’anno scorso, all’interno del reparto di Cardiologia del Santissima Annunziata. Erano stati medici, infermieri e sindacati a lanciare l’allarme.
Per quelle morti e per quelle sofferenze il procuratore della Repubblica di Sassari Gianni Caria insieme al sostituto Paolo Piras hanno chiesto il rinvio a giudizio del direttore dell’Ufficio igiene e sanità pubblica Fiorenzo Delogu (difeso dagli avvocati Silvio Piras e Giovanni Sechi), il direttore sanitario dell’Aou Bruno Contu (assistito dal legale Nicola Satta) e il direttore generale dell’Ats Giorgio Steri (in carica il 20 marzo del 2020, difeso da Guido Manca Bitti).
I familiari delle undici vittime che provengono da Sassari, Iglesias, Ozieri, Alghero, Porto Torres e Torralba si sono costituiti parte civile con gli avvocati Elias Vacca, Marcello Masia e Emiliano Alfonso.
Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati erano finiti in particolare i tamponi molecolari non eseguiti, la scarsa formazione assicurata a medici e infermieri e il numero inadeguato di dispositivi di protezione che sarebbero stati forniti dall’azienda per affrontare l’emergenza.
Nell’ambito della stessa corposa indagine – che non si è mai fermata e che anche nelle ultime settimane si è arricchita di ulteriori novità – la Procura di Sassari aveva invece chiesto l’archiviazione per un’altra vicenda relativa sempre all’epidemia da covid (prima ondata) e che aveva interessato un focolaio nel reparto di Nefrologia.
A luglio, davanti al giudice dell’udienza preliminare Spanu, gli imputati potranno chiedere di essere sottoposti a esame. (na.co.)
Per quelle morti e per quelle sofferenze il procuratore della Repubblica di Sassari Gianni Caria insieme al sostituto Paolo Piras hanno chiesto il rinvio a giudizio del direttore dell’Ufficio igiene e sanità pubblica Fiorenzo Delogu (difeso dagli avvocati Silvio Piras e Giovanni Sechi), il direttore sanitario dell’Aou Bruno Contu (assistito dal legale Nicola Satta) e il direttore generale dell’Ats Giorgio Steri (in carica il 20 marzo del 2020, difeso da Guido Manca Bitti).
I familiari delle undici vittime che provengono da Sassari, Iglesias, Ozieri, Alghero, Porto Torres e Torralba si sono costituiti parte civile con gli avvocati Elias Vacca, Marcello Masia e Emiliano Alfonso.
Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati erano finiti in particolare i tamponi molecolari non eseguiti, la scarsa formazione assicurata a medici e infermieri e il numero inadeguato di dispositivi di protezione che sarebbero stati forniti dall’azienda per affrontare l’emergenza.
Nell’ambito della stessa corposa indagine – che non si è mai fermata e che anche nelle ultime settimane si è arricchita di ulteriori novità – la Procura di Sassari aveva invece chiesto l’archiviazione per un’altra vicenda relativa sempre all’epidemia da covid (prima ondata) e che aveva interessato un focolaio nel reparto di Nefrologia.
A luglio, davanti al giudice dell’udienza preliminare Spanu, gli imputati potranno chiedere di essere sottoposti a esame. (na.co.)
