La Nuova Sardegna

Sassari

Vendita vietata, Maury’s chiuso dai vigili urbani

Vendita vietata, Maury’s chiuso dai vigili urbani

Il negozio di prodotti per la casa di Predda Niedda non avrebbe rispettato le regole della zona rossa

20 aprile 2021
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SASSARI. Un rispetto rigoroso e serio delle norme anti-Covid nel primo fine settimana in zona rossa da parte della maggioranza della popolazione, a parte qualche eccezione pagata a caro prezzo da chi, come il mega store Maury’s di Predda Niedda, chiuso per cinque giorni per non aver rispettato le regole imposte dalla zona rossa (venduti prodotti non consentiti). Il bilancio dei controlli compiuti in questi giorni in tutto il territorio del Comune di Sassari da parte della Polizia locale è di due bar chiusi su oltre cento controllati e tre medie strutture di vendita nella zona di Predda Niedda e viale Porto Torres sanzionate perché consentivano l’acquisto di prodotti che nelle zone rosse dovrebbero essere interdette ai clienti.

Gli agenti del Comando di via Carlo Felice sono stati impegnati in posti di blocco all’ingresso e all’uscita della città e in pattugliamento del territorio, e hanno evidenziato da parte della popolazione il totale rispetto delle norme anti-contagio. Sassari ancora una volta si è confermata una comunità che, unita e con forte senso del dovere, ha rispettato le norme imposte per tentare di limitare il diffondersi del virus. E questo si dimostra anche dai dati sui contagi, che a Sassari, almeno finora sono sotto la media regionale.

Il rispetto delle quattro semplici regole che da subito sono state imposte (uso costante e corretto della mascherina, divieto di assembramento, rispetto delle distanze interpersonali e sanificazione frequente delle mani) continua a essere – in attesa di un’ampia copertura con le vaccinazioni – l’unica arma per limitare i contagi da coronavirus. «A chi crede che convenga non rispettare la norma perché i guadagni superano la sanzione - commenta il sindaco di Sassari Nanni Campus - ricordo che a Sassari, in base alle ordinanze sindacali tuttora in vigore, trovano applicazione le sanzioni accessorie con la chiusura dell’attività per minimo cinque giorni, fino a trenta. Nel rispetto di tutta la cittadinanza che sta facendo grandissimi sacrifici ormai da più di un anno e delle attività che seguono le regole, rinunciando a buona parte del guadagno perché si sente parte attiva di una comunità nella lotta alla pandemia - conclude il primo cittadino - da questo momento saremo inflessibili nell’applicare tutte le sanzioni accessorie, già dalla prima violazione».

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