La Nuova Sardegna

Sassari

I maestri d’ascia nel porto industriale

di Gavino Masia
I maestri d’ascia nel porto industriale

Iniziato il trasferimento del cantiere navale nel nuovo piazzale di carenaggio

23 aprile 2021
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PORTO TORRES. Il cantiere navale dei maestri d’ascia ritorna nell’area del porto industriale dove l’Autorità di sistema portuale ha costruito il piazzale di carenaggio dove saranno posizionate tutte le imbarcazioni. Il trasferimento sta andando avanti da alcuni giorni e sta comportando un esborso economico notevole per lo spostamento di ogni singola scafo. I responsabili del cantiere hanno comunque scritto una lettera all’Autorità per chiedere una proroga di 30 giorni per il definitivo trasloco del capannone e di tutte le attrezzature di lavoro.

«A causa dell’emergenza epidemiologica i tempi per lo spostamento di tutta l’attrezzatura si sono allungati - scrive Alessandro Polese – e, anche per evitare sanzioni e altre criticità che potrebbero ulteriormente accentuare la crisi in cui versa la mia azienda a causa della pandemia, chiedo una proroga». I maestri d’ascia non erano andati via dal cantiere dello scalo industriale per scelta loro, ma perché vicini alla darsena servizi dove erano previsti degli interventi di bonifica da parte di Eni su tutta l’area. Dopo circa dieci anni si chiude dunque una vicenda che è costata non poco – in termini economici e di commesse di lavoro – all’attività della costruzione delle barche in legno portata avanti con sacrifici e dedizione al lavoro. La famiglia Polese è originaria di Torre del Greco e quando vennero in Sardegna costruirono i primi gozzi sul modello di quelli della loro terra. Una tradizione tramandata da padre in figlio e ora ereditata da Alessandro Polese: le sue costruzioni sui gozzi sono accurate ed equilibrate, frutto sono di esperienza e capacità di interpretare le esigenze sia del pescatore sia del diportista che ama navigare con la vela latina. Nel cantiere c’è il “Machiavelli”, la più antica barca a vela latina, che le sapiente mani dei Polese provvederanno a restaurare. Una volta che viene completamente liberata la parte terminale della banchina degli Alti fondali, dovrebbero finalmente cominciare anche i lavori per la realizzazione dell’Antemurale. Condizionale d’obbligo quando si parla dell’avvio degli interventi già finanziati e appaltati all’interno del porto civico.

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