La Nuova Sardegna

Sassari

«Uno sfregio vedere le ruspe in piazza»

«Uno sfregio vedere le ruspe in piazza»

Castelsardo: l’opposizione contesta la demolizione di una parte di pavimentazione

06 maggio 2021
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CASTELSARDO. «I lavori sulla piazza centrale sono uno sfregio, una asimmetria, un caos per la viabilità e un danno paesaggistico e ambientale». È questa la posizione nettamente critica del gruppo di opposizione “Insieme per Castelsardo” sui lavori di parziale demolizione della pavimentazione dell’area pedonale, diventata famosa per essere stata il palcoscenico degli eventi del capodanno castellanese.

La polemica politica è nata all’indomani della partenza del cantiere avviato dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Capula. In Comune hanno infatti deciso di asportare una porzione di piazza di circa 3 metri lungo tutto il profilo che si affaccia sulla carreggiata, così da ricavare uno spazio per una fermata per gli autobus di linea e turistici. Questo anche per mandare in pensione la pericolosa fermata attuale tra le vie Roma e Trieste. La scelta di toccare la piazza ha comunque mandato su tutte le furie il gruppo legato all’ex sindaco Franco Cuccureddu. «Crea sgomento – si legge in un comunicato – vedere le ruspe all’interno nella nuova piazza centrale, recentemente realizzata e finanziata con fondi comunitari e quindi soggetta al relativo vincolo di destinazione d’uso». Secondo i consiglieri, l’amministrazione comunale sta alterando un progetto simbolico, come quello del centro polifunzionale sui saperi locali mediterranei, che si era aggiudicato il primo posto assoluto nel bando sui progetti europei di eccellenza. «Ora la nuova piazza centrale – riprende la nota –che era stata finanziata con le misure europee per la rigenerazione urbana e per ospitare grandi eventi di spettacolo, diventa un po’ più piccola per lasciare spazio a bus che torneranno a ostruire la visuale, riaperta dopo 60 anni, dello scorcio panoramico della costa orientale: dal Golfo della Vignaccia fino all’Isola rossa».

Ma non è tutto. Secondo il gruppo di opposizione, la scelta dell’amministrazione «potrebbe rivestire profili di interesse da parte della Corte dei conti». «Da un lato – precisano i consiglieri – con risorse comunitarie si è realizzato il nuovo spazio pedonale di aggregazione e di spettacolo, dall’altro si utilizzano i fondi statali (ottenuti con l’accordo Natural’Mente per il completamento e l’ampliamento dei percorsi pedonali) per demolire gli spazi pedonali e consentire l’incremento di quelli carrabili, destinati per di più ai mezzi pesanti o al parcheggio selvaggio».

Salvatore Santoni



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