La Nuova Sardegna

Sassari

Un altare per la Madonna di Calamone

Un altare per la Madonna di Calamone

Inaugurata in dicembre la cappella realizzata da sei residenti del quartiere

07 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. È nata da un voto alla Madonna di alcuni residenti del rione Calamone l’idea di realizzare un altare celebrativo della Vergine, creato dalle abili mani di sei volenterosi residenti e grazie a numerose donazioni di materiali, attrezzature, trasporto, infiorescenze e soprattutto del terreno dove esso sorge.

Inaugurata lo scorso dicembre, nel giorno dell’Immacolata (come riporta la targa in trachite che riporta la denominazione, ma ancora frutto di miglioramenti e abbellimenti) la cappella di Nostra Signora di Calamone è già oggetto di viste di fedeli e curiosi, ma presto - nelle intenzioni dei residenti - diventerà anche il fulcro di una devozione di quartiere per la quale si pensa già a una festa, quando i tempi dell’emergenza lo permetteranno. «L’idea – spiegano i creatori – è nata da un voto ed è stata resa possibile grazie alla donazione del terreno (situato in un crocevia, ndc) da parte del signor Antonio Madau. Nei mesi scorsi, dedicandoci ai lavori nel fine settimana, lo abbiamo ripulito e abbiamo realizzato l’altarino grazie a numerose donazioni da parte di tutti i residenti e non solo. La statuina per esempio ci è stata donata dal signor Peppino Saba del museo etnografico La Taverna dell’Aquila». I sei volenterosi cittadini - Ignazio Becciu, Battista Gana, Mario Bianchina, Paolo Poddine, Giovanni Antonio Becciu e Gigi Saba - hanno lavorato di buona lena, e il risultato è davvero bello. L’altarino, circondato dal verde, ha alle spalle un muretto in pietra ma possiede anche una caratteristica scalinata sempre in pietra (materiali donati da amici di Chiaramonti) e una recinzione in ferro; al suo interno ci sono fiori e piante, la figura di una colomba simbolo della pace e un libro in pietra che riporta i nomi dei costruttori. Ci sono anche dei faretti per l’illuminazione, alimentati con pannelli solari. Un tempietto in piena regola, che simboleggia la devozione non solo degli autori del voto ma di tutto un rione, che promette che non appena l’emergenza sarà finita verrà organizzata una vera festa, «alla quale - dicono i realizzatori - hanno già assicurato la propria partecipazione il vescovo emerito monsignor Giovanni Dettori e il Coro Città di Ozieri». (b.m.)

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative