La Nuova Sardegna

Sassari

Alla Biennale di Venezia le bellezze dell’Asinara

Gavino Masia
Alla Biennale di Venezia le bellezze dell’Asinara

Natura, storia e cultura dell’isola in mostra: vetrina internazionale per il Parco aperta sino al 21 novembre

30 maggio 2021
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PORTO TORRES. La natura, la storia e la cultura dell’isola dell’Asinara e dell’intera Sardegna in bella mostra alla diciassettesima edizione della Biennale di architettura di Venezia. Una vetrina internazionale per l’Asinara che resterà aperta al pubblico - sino a domenica 21 novembre 2021 – con eventi, mostre, esposizioni, dirette sul web, convegni internazionali. Nell’allestimento si è ricostruito un ambiente costiero e sommerso dell’Asinara dedicato principalmente alla prateria di Posidonia oceanica, una fondamentale riserva di carbonio, e alle specie endemiche costiere dell’isola.

L’installazione è stata portata avanti negli scorsi mesi tra l’isola dell’Asinara e Venezia ed è composta da una parte materiale e una immateriale. La prima consiste di una parete vegetale di 22 metri quadri di ampiezza, realizzata con tessuto canapatech prodotto dall'azienda Edizero, di Daniela Ducato, e 600 individui di specie endemiche e della macchia tipiche dell’Asinara. Provenienti dai vivai dell'agenzia Forestas della Sardegna, come la Centaurea horrida o fiordaliso spinoso, paleoendemismo, vero e proprio fossile vivente. La parete vegetale è in grado di sequestrare nei 6 mesi di durata dell’esposizione quasi una tonnellata di anidride carbonica: tra tessuto di canapa e piantine della macchia mediterranea, cisto, elicriso, papavero, lavanda, olivastro, mirto, ginepro, olivastro e ferula. Tutte posizionate attraverso un progetto di paesaggio, che ricrea una morfologia di pulvini, tipica della nostra macchia e gariga sarda. Al suolo sono invece posizionate foglie morte spiaggiate di Posidonia oceanica a formare una sorta di morfologia dunale a banquette, in maniera tale che i visitatori abbiano l’idea di adagiarsi in un vero e proprio tappeto naturale costiero e che rappresenta una importante riserva di carbonio organicato. A completamento è esposto un cortometraggio realizzato nell’Area marina protetta ad opera de Parco, che illustra la ricchezza dei fondali, non solo in termini di integrità della Posidonia oceanica ma di tutta la ricca biodiversità presente.

Al simposio internazionale di presentazione degli allestimenti del Padiglione Italia hanno partecipato la curatrice Annacaterina Piras di LWCircus, l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Lampis, il commissario dell’agenzia Forestas Giovanni Caria e il direttore del Parco nazionale dell’Asinara Vittorio Gazale. Il tema del Padiglione è dedicato alle Comunità Resilienti e propone una riflessione sulle grandi sfide globali, tra cui quelle legate al cambiamento climatico. «La Biennale ha una grande visibilità artistica e culturale in campo internazionale – ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Gianni Lampis – e proprio l’Asinara è stata scelta dagli organizzatori come esempio compiuto di equilibrio tra l'uomo e la natura».

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