La Nuova Sardegna

OZIERI. Sembra che ci possa essere qualche spiraglio positivo per la strada di Rizzolu che nell’agro di Chilivani collega la SP 1 Ozieri–Sassari con la Statale “Sassari-Olbia”. Ormai da anni i residenti, obbligati a un percorso di guerra tra fossi enormi e manto stradale inesistente, cercano di far sentire la propria voce e a questi in più di un’occasione si sono unite diverse forze politiche ma al di là di interventi tampone con fornitura di un po’ di materiale di risulta da parte delle amministrazioni comunali, di volta in volta sparso qua e là dai soliti volontari, non si è mai riusciti a compiere un intervento radicale che metta fine ai tanti disagi. Scuolabus, autocisterne per il ritiro di latte, automezzi che consegnano il mangime nelle aziende e le stesse auto dei residenti rischiano di non poter più transitare e per quanto la bretella possa essere vista come una strada secondaria, primario è l’utilizzo per chi lavora, opera e risiede lungo il tragitto ma anche per chi vorrebbe immettersi sulla Sassari-Olbia tagliando il tratto di Mesu ‘e Rios. «Le condizioni della strada di Rizzolu sono davvero pessime e si rende necessario individuare una soluzione definitiva», ammette Gianluigi Sotgia, presidente del consiglio comunale».

La novità è che l’amministrazione potrebbe avere a disposizione due finanziamenti per la sistemazione della rete stradale, urbana ed extraurbana, entrambi dell’importo di 180mila euro. Uno già assegnato e derivante da un bando del ministero dell’Interno, destinato a opere pubbliche di messa in sicurezza del territorio e l’altro di carattere regionale, sempre per interventi della stessa natura, sul quale però ci sono ancora interlocuzioni in corso tra gli enti. In cima alla lista degli interventi non più procrastinabili si trova la sistemazione di Via De Gasperi, biglietto da visita per chi arriva in città da Sassari e Olbia, ma se si confermassero i due finanziamenti ci sarebbero i fondi per la sistemazione della strada di Rizzolu. «La questione è stata puntualmente denunciata anche da forze politiche cittadine con cui condivido l’appello a intervenire con urgenza – dice Sotgia – e spero che in breve tempo si riesca a dare risposte precise con tempi certi«. L’abbreviazione delle procedure, nel caso di ottenimento del finanziamento, potrebbe venire da un progetto redatto nel 2017 e presentato per un bando Argea poi non andato a buon fine ma che oggi potrebbe essere utilizzato diminuendo di molto i tempi che occorrono per le trafile burocratiche. In questo modo i lavori potrebbero essere direttamente cantierabili e in poco tempo si potrebbe risolvere una situazione che ha portato quasi all’esasperazione decine di famiglie e di operatori agricoli.