La Nuova Sardegna

Sassari

I vigneti di Bonnanaro “resilienti”

I vigneti di Bonnanaro “resilienti”

Annata difficile ma il Cannonau Bio 2019 è premiato al Grenaches du Monde

16 giugno 2021
2 MINUTI DI LETTURA





BONNANARO. “Resilienza” è la parola d’ordine di questa nuova annata viticola bonnanarese ancora una volta a rischio a causa del clima. «Pensavamo che un anno più difficile del 2020 non potesse ripresentarsi in vigna e nel complesso economico aziendale», spiega l’enologo e produttore Sebastiano Polinas, che nei giorni scorsi ha ricevuto un riconoscimento per l’ottimo prodotto.

Nonostante le precedenti annate abbiano ridotto notevolmente la produzione, tenacia e resilienza hanno premiato la grande fatica. Il Cannonau Bio 2019 ha ricevuto la medaglia d'oro al Concorso Grenaches du Monde, nella recente edizione 2021, a cui partecipano i vini a base di Grenache provenienti da Italia, Francia, Spagna e resto del mondo con migliaia di campioni in competizione.

«Per noi aver conseguito questo risultato con dei vini biologici è una grande soddisfazione che ci fa dimenticare, anche se per poco tempo, la tanta fatica. Anche quest’anno la preoccupazione ci accompagna – prosegue Polinas –, dopo una breve illusione invernale e di inizio primavera caratterizzate da un clima favorevole è arrivata l'ennesima gelata primaverile, ormai di casa in Sardegna, che ha portato in campo notevoli danni ai nuovi germogli, compromettendo il raccolto del 2021».

Nei giorni scorsi l’esperto, come la maggior parte dei coltivatori, sono intervenuti per salvare la vendemmia 2021: «Le piogge torrenziale durante la fioritura hanno messo a rischio il raccolto, ma siamo intervenuti con tempestività vincendo “forse” questa ennesima battaglia con la parte più capricciosa del clima». Attraverso alcune tecniche come le concimazioni organiche in post gelata l’esperto spera di aver protetto in parte il raccolto: «Stimolando la pianta allo sviluppo delle gemme dormienti fa ben sperare in una vendemmia non ricchissima ma che almeno sufficiente per le nostre necessità».

L’attenzione comunque resta alta: «Questo è un momento delicato in vigna perché è in atto la fine della fioritura ed allegagione ed è ora che si decidono le sorti dell'annata; in questa fase il futuro grappolo è molto vulnerabile. Forse non ci sarà un’annata dai grandi numeri ma l’importante sarà preservare con cura la qualità. Dalla mia esperienza in vigna ed in agricoltura ho imparato che dal duro lavoro in campo non arricchisce ma che alla fine si potrà vivere dignitosamente sempre in condizioni di alta attenzione», ha concluso Polinas.

Daniela Deriu

Verso le elezioni

Tredici sardi in corsa per uno scranno nel Parlamento europeo: ecco tutti i nomi

di Umberto Aime
Le nostre iniziative