La Nuova Sardegna

Sassari

«La scuola con l’amianto utilizzata da attori»

«La scuola con l’amianto utilizzata da attori»

Sennori. Accuse della consigliera Del Vigo. L’assessora Cornalis: «I locali usati solo come deposito»

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SENNORI. L’amianto nell’ex scuola media di via Alghero ritorna a infiammare il consiglio comunale. Durante l’ultima seduta la consigliera Monica Del Vigo ha sferrato un attacco alla maggioranza, accusandola di aver utilizzato la palestra del plesso – chiuso negli anni scorsi in seguito alle denunce del M5S sulla presenza di amianto nella struttura – per realizzare un evento culturale. Nella sua segnalazione la consigliera, che comunque si è separata dai grillini già da tempo, ha denunciato «il grave rischio per la salute pubblica derivante dalla presenza di amianto della struttura, la quale doveva essere adibita solo ed unicamente a deposito di materiale». Mentre, sempre secondo le accuse lanciate in aula dalla consigliera, sarebbe stata la stessa amministrazione comunale, ed in particolar modo l’assessora alla Cultura Elena Cornalis, ad autorizzare l’utilizzo del locale per permettere a una compagnia teatrale di svolgere le proprie attività.

L’assessora Cornalis ha replicato rigettando le accuse, e spiegando che i locali sono stati messi temporaneamente a disposizione di un’associazione culturale proprio per depositare alcuni materiali necessari per realizzare una manifestazione in paese. E ha assicurato che all’interno dell’immobile non c’era pubblico, ma che è stato utilizzato soltanto per realizzare una trasmissione in streaming. L’assessora ha anche spiegato che i partecipanti erano consci della presenza di amianto negli stabili. Secca la controreplica della consigliera Del Vigo, che ha detto di aver appreso direttamente dai partecipanti che quest’ultimi erano ignari della presenza della fibra killer. «Quanto succede nella palestra delle scuole medie di Sennori – commenta Monica Del Vigo – rappresenta un fatto gravissimo per molteplici aspetti. In primo luogo, un locale, che è stato chiuso su ordine dello Spresal ed oggetto di specifico procedimento penale (concluso con la condanna del sindaco), viene arbitrariamente aperto dalla maggioranza con ciò mettendo a repentaglio la salute di tutti i partecipanti».

«In secondo luogo – aggiunge la consigliera – non risulta agli atti alcun bando di gara per la concessione in uso di quei locali, con ciò dimostrando il mancato rispetto da parte dell’amministrazione di un regolamento che ha lei stessa approvato a maggioranza. Mi riservo la scelta di denunciare i gravi fatti accaduti alla caserma dei carabinieri di Sennori». (s.sant.)



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