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Il consigliere Pigliaru e Copagri: «Cartelle pazze sui ruoli 2018»

Il consigliere Pigliaru e Copagri: «Cartelle pazze sui ruoli 2018»

OZIERI. Confusione e incongruenze nelle cartelle dei ruoli 2018 emesse dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, con proteste e richieste di chiarimenti e di rettifiche che giungono sia dall’assoc...

18 luglio 2021
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OZIERI. Confusione e incongruenze nelle cartelle dei ruoli 2018 emesse dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, con proteste e richieste di chiarimenti e di rettifiche che giungono sia dall’associazione di categoria Copagri sia dall’interno dello stesso consiglio dei delegati nella persona del consigliere Michele Pigliaru.

Le lamentele sono provocate non solo dal fatto che i pagamenti richiesti sono «improponibili e insostenibili» per il loro costo elevato, che in molti casi supera i 300 euro a ettaro, ma anche dalla presenza, nelle lettere raccomandate inviate ai vari consorziati, di una relazione del presidente che invece ne fissa il limite a 200 euro. Questa è la prima incongruenza, ma ce ne è un’altra anche più grave, segnalata da Copagri: alcuni consorziati hanno ricevuto le cartelle di altri iscritti, un fatto «perseguibile penalmente per violazione della privacy» scrivono il presidente Paolo Ninniri e il vice presidente Tore Piana nella lettera di protesta inviata ai vertici del consorzio nonché alla Regione. Ma non è tutto: sia Copagri sia il consigliere Pigliaru segnalano che, nonostante le rassicurazioni, sia stata interrotta la fornitura dell’acqua a quei consorziati che pur non avendo ancora pagato i ruoli avevano dato la disponibilità a un pagamento dilazionato; che le cifre richieste non corrispondono a quanto emergerebbe dalla lettura dei contatori (ovvero al consumo effettivo); che non si tenga conto di detrazioni e di anticipi già versati. Queste le «incongruenze», come detto, che hanno spinto il delegato Pigliaru e i vertici della associazione di categoria a inviare le loro proteste.

Il consigliere parla di assoluta «mancanza di chiarezza», che imputa senza mezzi termini all’«inadeguatezza di questa amministrazione», e pur confermando la «doverosità del pagamento da parte dei consorziati» chiede all’ente «una rettifica degli avvisi di pagamento».

Copagri ribadisce le posizioni già espresse alcuni mesi fa, parlando di una situazione di «forte e sempre più crescente malessere tra i consorziati dei comprensori» e reiterando una proposta già fatta in passato: la creazione, tramite un referendum del quale da tempo l’associazione si è fatta promotrice, di «due centri con due diverse modalità di piano di classifica e di imposizione contributiva, mantenendo un solo consorzio e una sola governance – affermano Paolo Ninniri e Tore Piana – perché da sempre ci siamo resi conto che all’interno del consorzio ci sono tre realtà (Ozieri/Tula, Perfugas e Valledoria) che sono completamente diverse fra loro, nella tipologia della coltivazione e gestione delle aziende agricole».

Nella stessa missiva, inoltre, si chiede alla Regione l’invio immediato di una ispezione amministrativa «sulla gestione del consorzio che verifichi la corretta attività amministrativo-gestionale».

Barbara Mastino

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