La Nuova Sardegna

Sassari

Malore mentre nuota, muore poliziotto

di Gianni Bazzoni
Malore mentre nuota, muore poliziotto

La tragedia ieri a Stintino nel mare della Pelosa: Peppuccio Mangatia, 64 anni, era andato in pensione da un anno

21 agosto 2021
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STINTINO. Un malore mentre nuotava nel mare della Pelosa a Stintino, nel tratto tra la spiaggia e la torre. I soccorsi sono stati immediati ma per Peppuccio Mangatia, 64 anni di Sorso, sovrintendente capo della polizia di Stato, in pensione da circa un anno, non c’è stato niente da fare. É morto poco dopo le 18, mentre la centrale operativa del 118 inviava a Stintino anche l’elicottero per predisporre un trasporto rapido in ospedale a Sassari. Il medico e gli operatori hanno provato a lungo a fare ripartire il cuore dell’agente di polizia e ci sono stati anche momenti di tensione con alcuni bagnanti che hanno avuto da ridire sulle modalità operative e qualcuno è arrivato persino a minacciare uno dei soccorritori, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri per evitare che la situazione potesse degenerare con danni anche all’efficacia delle operazioni. Sul posto oltre a 118 e carabinieri anche la Guardia costiera.

Il corpo di Mangatia, dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, è stato trasferito all’Istituto di Patologia forense di Sassari per l’esame da parte del medico legale. L’ipotesi formulata ieri è che Peppuccio Mangatia sia stato colpito da un infarto dopo avere percorso a nuoto il primo tratto dalla spiaggia verso la torre. E proprio sull’isolotto è stato trasportato dai primi soccorritori che sono intervenuti impiegando anche un pedalò in attesa dell’arrivo dell’elicottero.

Peppuccio Mangatia era in spiaggia alla Pelosa insieme alla famiglia: fisico sportivo (effettuava anche escursioni in bici e lunghe camminate), nel pomeriggio ha deciso di fare una nuotata. Il mare era una delle sue passioni e aveva un fisico allenato anche per effettuare traversate come quella di ieri. Una distanza impegnativa, ma Mangatia aveva la piena considerazione dei propri mezzi. Qualcosa però è successo che ha reso lo sforzo del nuotatore fino a un livello estremo: chi conosce bene quel tratto di mare ieri ha parlato di correnti piuttosto forti nel passaggio fino alla torre collocata tra Capo Falcone e l’Isola Piana, tanto da rendere la nuotata più impegnativa del solito. A un certo punto da terra si sono resi conto che Peppuccio Mangatia era in evidente difficoltà. Sono stati momenti drammatici, è stato dato l’allarme e sono scattati i soccorsi. Quando il poliziotto è stato raggiunto era incosciente ma ancora vivo. É stato trasportato sull’isolotto e adagiato sugli scogli. Poi la macchina dei soccorsi ha raggiunto il livello massimo, dall’ambulanza fino all’elisoccorso con gli operatori calati con il verricello. É stato utilizzato anche il defibrillatore per cercare di vincere la sfida e salvare la vita a Peppuccio Mangatia, ma il suo cuore non ha più ripreso a battere.

La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente a Sorso dove Peppuccio Mangatia abitava e dove la famiglia è molto conosciuta, ma anche in questura a Sassari dove il poliziotto - andato in pensione da circa un anno - ha lasciato tanti amici e un ottimo ricordo. Sempre una parola per tutti, una battuta per sdrammatizzare e un senso dell’amicizia autentico, sempre pronto a dare una mano. Negli ultimi anni aveva prestato servizio al posto di polizia del pronto soccorso, uno di quei luoghi di “frontiera” dove bisogna saperci stare e con comportamenti adeguati. Un servizio estremamente utile per i cittadini che aveva sempre svolto al meglio. Tanta tristezza ieri tra gli ex colleghi e gli amici di Peppuccio Mangatia.

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