La Nuova Sardegna

Sassari

Le “trappole” del cimitero e lo slalom tra le voragini

di Nadia Cossu
Le “trappole” del cimitero e lo slalom tra le voragini

Numerose le segnalazioni dei cittadini: «Da anni chiediamo interventi urgenti» Diversi gli utenti che hanno riportato danni dopo essere caduti: «Denunceremo»

28 agosto 2021
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SASSARI. «Dobbiamo stare attenti a ogni passo che facciamo». Perché la trappola arriva all’improvviso, non hai il tempo di vederla e quindi di evitarla. L’insidia spesso è dietro un albero o appena svolti l’angolo e se ti va bene inciampi, fai un salto ma resti in piedi sulle tue gambe, se ti va male cadi rovinosamente a terra con conseguenze che talvolta possono anche rivelarsi gravi.

Sono numerosi i cittadini che lamentano le condizioni in cui versa una parte del cimitero di Sassari. E lamentano ancor più il fatto che i disagi e i disservizi più volte segnalati a chi di competenza, non siano mai stati risolti. E allora c’è chi arriva anche a “minacciare” la denuncia: «Segnalazioni fatte e rifatte, mai ottenuto nulla. Se dovessi cadere denuncerò». Per rendersi conto di quanto reali siano queste proteste è sufficiente fare una passeggiata tra loculi e tombe, tralasciando la parte di costruzione recente.

La pavimentazione sconnessa è l’insidia più temuta. Camminare a testa in giù è d’obbligo, soprattutto se si entra dall’ingresso di Predda Niedda, perché nei tratti asfaltati ci sono delle vere e proprie voragini dove è molto facile inciampare. E spesso accade di ritrovarsele sotto i piedi senza nemmeno rendersene conto, a maggior ragione se si è impegnati (comprensibilmente) a guardare le lapidi perché magari si sta cercando un defunto in particolare. «Un anno fa una signora è caduta, si è fatta molto male – racconta una donna mentre sistema gigli e girasoli sulla tomba del marito – Nonostante abbia fatto causa non ha ottenuto alcun risarcimento. Per ora». Ma gli incidenti a quanto pare sono frequenti, diverse persone, stufe di non essere ascoltate dalle istituzioni competenti hanno manifestato la loro rabbia anche sui social network, facebook soprattutto. «Più ci facciamo sentire, più aumenta la possibilità che qualcuno ci dia retta».

Tra i disservizi segnalati anche la rottura di un binario che serve a far scorrere le ruote delle scale utilizzate dagli utenti per arrivare nei loculi più alti. Un binario in ferro, arrugginito e rotto. Il che significa che a un certo punto la scala si ferma ed è inutilizzabile. Quindi chi ha il proprio caro che riposa sopra quel punto deve arrangiarsi come può per riuscire a sistemare un mazzo di fiori.

Lastroni instabili anche nella corsia che costeggia il cimitero dei bambini, altra zona in cui una distrazione potrebbe costare cara. «È vero che la situazione è così da diverso tempo ma di sicuro ora è peggiorata. Costerebbe poco rimettere a posto almeno alcuni tratti della pavimentazione, lo facciano al più presto».

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