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Sassari

Sassari, due studentesse Erasmus ladre di lingerie e profumi

di Luca Fiori
Sassari, due studentesse Erasmus ladre di lingerie e profumi

Una 25enne e una 21enne ucraine sono state condannate a un mese e dieci giorni per un raid del 2018 a “Città Mercato”

16 settembre 2021
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SASSARI. Belle, giovani e insospettabili ma con un vizietto che alla fine le ha fatte finire nei guai. Poche settimane dopo essere arrivate in città per il progetto “Erasmus”, due studentesse ucraine - che in facoltà non erano passate inosservate - hanno deciso di rifarsi il guardaroba per le serate in discoteca fino all’alba e le feste all’ordine del giorno nei locali della “modiva” studentesca o negli appartamenti presi in affitto dai ragazzi stranieri e dai fuori sede.

Qualcosa durante lo shopping però è andato storto e per una 21enne e una 25enne, entrambe alte, bionde e dai cognomi impronunciabili, è scattata una denuncia per furto aggravato che le ha fatte finire - con non poco imbarazzo - davanti al giudice.

Una mattina di ottobre di tre anni fa, invece di recarsi a lezione, le due studentesse hanno preso un autobus per Predda Niedda e con il sorriso stampato in faccia hanno iniziato a visitare senza fretta la galleria dell’ex centro commerciale Auchan. Con grande abilità e nonchalance sono riuscite a infilare in una borsa che una delle due teneva a tracolla, scarpe, vestiti, biancheria intima e profumi da ben sei attività in “franchising” del centro commerciale. Senza pagare un centesimo e senza che il personale dei negozi visitati si rendesse conto di niente.

Tra un capo da “H&M”, uno da “Oviesse”, profumi e creme nella profumeria “Douglas”, qualche paio di scarpe da “Scarpe & Scarpe” e da “Bata” e una collezione di intimo da “Bershka”, le due studentesse sono riuscite a mettere da parte abbigliamento e calzature per quasi mille euro. Con la refurtiva stipata dentro la borsa hanno fatto l’errore di entrare nel grande magazzino all’epoca marchiato “Auchan”. Tra gli scaffali del mega store al piano terra le due studentesse hanno proseguito lo “shopping” con lo stesso sistema utilizzato fino a pochi minuti prima. Questa volta però i loro movimenti sono stati notati dagli addetti alla sicurezza e quando si sono presentate alla cassa veloce per pagare alcuni prodotti sono state fermate per un controllo e dalla borsa è saltato fuori di tutto. Al centro commerciale è intervenuta una Volante della polizia e per le giovani è scattata la denuncia a piede libero che ha consentito a entrambe di proseguire il progetto “Erasmus”. Ieri mattina, difese dagli avvocati Elisabetta Udassi e Marco Manca, le due studentesse sono state processate in contumacia, dal giudice Antonietta Crobu. Entrambe sono state condannate a un anno e dieci giorni di carcere, più 60 euro di multa, con la sospensione condizionale della pena. Tra i ricordi indimenticabili dell’esperienza di studio in Italia, dovranno conservare anche questo.

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