La Nuova Sardegna

Sassari

stasera allo sporting club milano 26 

Max Correnti e i deejay storici sardi tra sport e fascino del vinile

Max Correnti e i deejay storici sardi tra sport e fascino del vinile

SASSARI. Un vero e proprio happening, con un tempio dello sport e del padel sassarese (Sporting Milano 26) a fare da amplificatore a un affascinante incrocio d’arti e passioni, fra il fascino mai...

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SASSARI. Un vero e proprio happening, con un tempio dello sport e del padel sassarese (Sporting Milano 26) a fare da amplificatore a un affascinante incrocio d’arti e passioni, fra il fascino mai sopito dei dischi in vinile e lo spot, fra l’essere dj di Max Correnti – già acclamato re delle notti della Costa Smeralda – e la storia del fare musica in consolle raccontata da alcuni degli storici dj di Sassari e Sardegna. Un appuntamento griffato McEventz, sfida all’ultimo disco che si concluderà però poi sul campo da padel – disciplina sempre più in voga in città – dove i dj si confronteranno fra loro e con i padroni di casa (Manuel Vanuzzo e Ugo D’Alessandro) in match ad alto di ritmo e competitività. Questo ciò che accadrà stasera, a partire dalle 19, in via Milano 26. Max Correnti, piemontese classe ’64, ma sardo d’adozione – fondatore e ideatore del Blues Cafè di Porto Cervo – è instancabile predicatore del ritorno al vinile e manifesta da sempre una innata vocazione didattica per la formazione di dj dai gusti colti e raffinati. Correnti racconterà i suoi trascorsi attraverso un dj set di ispirazione storica presentando alla platea la sua selezione di vinili, parte di una mostra personale appena inaugurata fatta di fotografie, disegni, installazioni e dischi rarissimi fra cui uno la cui copertina è stata disegnata da Bansky, frequentatore (si dice) del Blues Cafè degli anni d’oro.

Insieme a lui, a fare musica, alcune storici dj sardi. Lo stesso Fabrizio Solinas, dj giramondo che ha vissuto e si è esibito in quattro continenti diversi. Andrea Massidda, giornalista professionista cagliaritano e negli anni Novanta guru dell’acid jazz e resident del Jazzino. Antonello Fadda, oggi patron dell’azienda Character che in passato ha diretto le consolle dei migliori club isolani. Beppe Spanu, aka Blaxxsoul, che organizza le serate Deep Space e Sergione Casu, ovvero ParTone, dj e produttore che ha portato il suo pezzo “I’m so crazy” sul palco del Ministry of Sound di Londra. «Lo spirito di queste iniziative è far conoscere o rivivere il mood degli anni ’80-’90: mondo analogico in cui non esisteva la componente digitale - spiega Fabrizio Solinas, organizzatore -. Il massimo della tecnologia era un mixer con recorder da utilizzare par fare loop artigianali. L’assenza di tecnologia si traduceva anche in un approccio al sociale e al quotidiano completamente diverso: non ci si scriveva né messaggiava, ci si parlava guardandosi negli occhi con in mano un drink».

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