La Nuova Sardegna

Sassari

il camionista di ozieri morto a ploaghe 

Travolto dal carico del Tir un assolto e nuove indagini

Travolto dal carico del Tir un assolto e nuove indagini

SASSARI. Al momento non ci sono responsabili per la morte di Tonio Farris, l’autista 41enne di Ozieri rimasto schiacciato a novembre del 2016 da oltre 900 chili di acciaio che trasportava nel Tir e...

16 ottobre 2021
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SASSARI. Al momento non ci sono responsabili per la morte di Tonio Farris, l’autista 41enne di Ozieri rimasto schiacciato a novembre del 2016 da oltre 900 chili di acciaio che trasportava nel Tir e che avrebbe dovuto consegnare a un’impresa.

La Procura aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione per Stefano Libero Luciano, 59 anni di Buddusò, titolare della ditta “Lucianu” e proprietario del rimorchio, e un anno e quattro mesi per Francesco Catalano, 48 anni di Gela, l’autista che condusse il mezzo da Padova fino al porto di Livorno.

Il giudice Mauro Pusceddu due giorni fa ha assolto Luciano (difeso dagli avvocati Marco Costa e Ernesto Monteverde) «perché il fatto non sussiste»: in sostanza, il rimorchio messo a disposizione per il trasporto dei tirafondi era idoneo. Mentre per quanto riguarda la posizione di Catalano ha ritrasmesso gli atti al pm Enrica Angioni perché valuti eventuali diversi profili di colpa a suo carico. Ad esempio un approfondimento sulla legatura (fissaggio) del carico, aspetto che non è stato contestato a Catalano (difeso da Costa e dal collega Mariano Mameli) nel capo di imputazione. Il giudice non ha nemmeno escluso che possa profilarsi un concorso di colpa con la vittima.

Nel processo era stata citata come responsabile civile la Unipol alla quale era stato chiesto un risarcimento di 2,5 milioni di euro. Che per ora non ci sarà. I familiari di Farris erano parte civile con l’avvocato Stefano Carboni.

La tragedia si era consumata all’ingresso di Ploaghe, in un piazzale utilizzato come deposito dalla “Cfc srl”, la ditta che si occupava dell’installazione delle pale eoliche nel territorio. Quando aveva aperto la sponda laterale del cassone, il camionista era stato travolto dal carico di oltre 900 chili. Farris non aveva avuto il tempo di scansarsi: quando aveva spostato il telone e liberato la sponda per consentire al titolare della “Cfc” e a un suo dipendente di scaricare il materiale, era stato investito dalla valanga d’acciaio. (na.co.)

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