L’omaggio in corsa della Brigata Sassari
di Paolo Ardovino
Ieri il via alla staffetta per il centenario del Milite Ignoto Questa mattina l’arrivo in piazza Castello con la banda
27 ottobre 2021
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SASSARI. Taglio del nastro e via. È partita ieri mattina da piazza Castello la staffetta per il centesimo anniversario della traslazione del Milite Ignoto, iniziativa sportiva che ha visto protagonisti – o meglio vede, visto che dura 24 ore – la Brigata Sassari, la sua associazione sportiva dilettantistica e la Fidal tra le vie della città.
La staffetta. Prima della corsa, il picchetto d’onore della Brigata Sassari ha omaggiato i caduti con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento di fronte alla caserma “La Marmora” (voluto dal generale Di Stasio), alla presenza delle istituzioni locali. Dopodiché taglio del nastro tricolore e partenza. Gli staffettisti hanno percorso nel mattino le strade del centro storico, davanti ad alcuni dei principali simboli cittadini, Palazzo Ducale, Piazza d’Italia, l’Università. Questo fino a mezzogiorno circa, mentre nel pomeriggio a più riprese gli atleti hanno corso sulla Buddi Buddi e in notturna sulla pista dello stadio dei Pini – Tonino Siddi, scelta fatta anche per evitare di ostruire a lungo la viabilità.
«Duplice significato». Alla sua prima uscita ufficiale, il Comandante della Brigata Sassari, il generale Giuseppe Bossa, parla di «iniziativa fondamentale: perché il ricordo del Milite Ignoto rappresenta una pietra fondamentale da custodire come patrimonio delle forze armate ma anche da condividere con la comunità – il commento del neo Comandante, in carica dallo scorso 6 settembre –. Il suo significato è duplice: racconta la storia nella storia, e parla di sacrificio, onore, eroismi e amore. Rappresenta la memoria collettiva nazionale, ha contribuito a costituire la nostra identità. Celebrare il Milite Ignoto significa celebrare coloro che hanno sacrificato la vita per consegnare il Paese alle nuove generazioni, e ci ricorda i valori da perseguire e da trasmettere a loro».
Arrivo con la banda. Il primo staffettista a completare il giro del centro è stato il Maggiore Pietro Sanna. «Grandissimo orgoglio. Una prova impegnativa, ma questo giustamente, ciò la riempie di significato» così, ancora un po’ ansimante, alla consegna del tricolore come testimone. L’ultimo, questa mattina, sarà il Comandante del 152° reggimento Fanteria, Matteo Luciani. Attorno alle 10, infatti, la staffetta si conclude col ritorno in piazza Castello, dove si esibirà la banda della Brigata Sassari. In piazza, presenti alcuni infopoint di orientamento dell’Esercito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La staffetta. Prima della corsa, il picchetto d’onore della Brigata Sassari ha omaggiato i caduti con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento di fronte alla caserma “La Marmora” (voluto dal generale Di Stasio), alla presenza delle istituzioni locali. Dopodiché taglio del nastro tricolore e partenza. Gli staffettisti hanno percorso nel mattino le strade del centro storico, davanti ad alcuni dei principali simboli cittadini, Palazzo Ducale, Piazza d’Italia, l’Università. Questo fino a mezzogiorno circa, mentre nel pomeriggio a più riprese gli atleti hanno corso sulla Buddi Buddi e in notturna sulla pista dello stadio dei Pini – Tonino Siddi, scelta fatta anche per evitare di ostruire a lungo la viabilità.
«Duplice significato». Alla sua prima uscita ufficiale, il Comandante della Brigata Sassari, il generale Giuseppe Bossa, parla di «iniziativa fondamentale: perché il ricordo del Milite Ignoto rappresenta una pietra fondamentale da custodire come patrimonio delle forze armate ma anche da condividere con la comunità – il commento del neo Comandante, in carica dallo scorso 6 settembre –. Il suo significato è duplice: racconta la storia nella storia, e parla di sacrificio, onore, eroismi e amore. Rappresenta la memoria collettiva nazionale, ha contribuito a costituire la nostra identità. Celebrare il Milite Ignoto significa celebrare coloro che hanno sacrificato la vita per consegnare il Paese alle nuove generazioni, e ci ricorda i valori da perseguire e da trasmettere a loro».
Arrivo con la banda. Il primo staffettista a completare il giro del centro è stato il Maggiore Pietro Sanna. «Grandissimo orgoglio. Una prova impegnativa, ma questo giustamente, ciò la riempie di significato» così, ancora un po’ ansimante, alla consegna del tricolore come testimone. L’ultimo, questa mattina, sarà il Comandante del 152° reggimento Fanteria, Matteo Luciani. Attorno alle 10, infatti, la staffetta si conclude col ritorno in piazza Castello, dove si esibirà la banda della Brigata Sassari. In piazza, presenti alcuni infopoint di orientamento dell’Esercito.
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