La Nuova Sardegna

Sassari

Stalking alla ex, confermati due anni

Stalking alla ex, confermati due anni

Minacciò di dar fuoco alla donna che lo aveva lasciato, condannato in appello

12 novembre 2021
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SASSARI. Quelle accuse tanto pesanti per comportamenti che l’imputato avrebbe tenuto senza neppure preoccuparsi, in alcuni casi, della presenza della figlia di 4 anni sono valse la conferma (in appello) della condanna a due anni di reclusione.

La sentenza è stata emessa dal collegio presieduto dal giudice Maria Teresa Lupinu nei confronti di un 45enne sassarese. La ex compagna era stata costretta persino a lasciare il posto di lavoro come cameriera per la paura di subire ulteriori atti persecutori. Lui (padre della bimba) la pedinava, si faceva trovare sotto casa sua di notte, la insultava quando la incontrava per strada e poi quella frase terribile: «Ti metto fuoco dentro casa anche se c’è la bambina». Una volta l’uomo era anche andato dal titolare della ex compagna e l’aveva minacciato: «Se non la licenzi ti denuncio per lavoro in nero».

In primo grado il giudice Sergio De Luca aveva ritenuto di dover applicare una pena più severa rispetto a quella chiesta dal pm ( che era di un anno e sei mesi) e aveva inflitto all’imputato – il cui nome non viene scritto per tutelare la figlia minore – a due anni. La vittima si era costituita parte civile con l’avvocato Patrizia Marcori, mentre l’imputato era difeso da Giuseppe Onorato.

Il 45enne, che stava già affrontando un processo per maltrattamenti, era sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento. Nonostante ciò aveva cominciato a fare una serie di appostamenti e pedinamenti, anche la sera tardi, quando la giovane rientrava a casa da sola dal lavoro. Una volta, in piena notte, mentre la ex era a casa e dormiva con la figlia minore, l’uomo l’aveva svegliata urlando da sotto la finestra della camera da letto: “brutta miserabile, scendi o te lo faccio vedere io e ti metto fuoco dentro casa anche se c’è la bambina”. (na.co.)

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