La Nuova Sardegna

Sassari

Aiuti alle imprese per aprire in centro

di Giovanni Bua
Aiuti alle imprese per aprire in centro

Bando Iti con contributi a fondo perduto fino a 150mila euro

26 novembre 2021
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SASSARI. Sovvenzioni a fondo perduto da 15mila a 150mila euro, per coprire fino al 75 per cento dell’investimento necessario a far aprire a imprese già operative sul territorio la propria attività nel centro storico cittadino.

Cala l’ennesima carta per mettere in moto il rilancio della città murata Palazzo Ducale, e lo fa incastrando una nuova tessera dell’Iti, l’investimento territoriale integrato sostenuto dai programmi operativi regionali finanziati con le risorse comunitarie del fondo europeo di sviluppo regionale e del fondo sociale europeo, pensato per promuovere un processo durevole di riqualificazione urbana e inclusione sociale ed economica nei rioni di San Donato e Sant’Apollinare e nelle aree limitrofe. Un progetto complesso, che da anni sta cercando di “mettere a terra” le sue sei azioni tematiche. Start up innovative, “azioni sociali” come baby sitter di prossimità, portieri di comunità, mamme e infermieri di quartiere. E ora il tentativo di attirare imprese già strutturate e convincerle ad alzare le loro serrande nelle vie della parte bassa del centro, per aiutare a ridargli vita e speranza.

«Crediamo molto in questo bando – sottolinea l’assessora alle Attività Produttive Alessandra Corda – perché è particolarmente vantaggioso per le imprese che vogliono investire. E perché a queste imprese offriamo un progetto di riqualificazione del centro profondo e articolato. Che, oltre all’Iti, potrà contare su altre misure importanti già in campo, come i 15 milioni di Pinqua destinati al ripopolamento attraverso il recupero di immobili abbandonati o degradati da destinare a residenza, o il progetto di riqualificazione del Mercato».

Il bando, on line da qualche giorno, scadrà alle 12 del 16 dicembre e ha una capienza di 261mila euro, con cui, dopo una procedura valutativa a sportello, verranno erogati i cofinanziamenti a fondo perduto. I fondi coprono spese per l'acquisto e ristrutturazione di immobili e per l'adeguamento dei locali, per l'acquisto di macchinari, software sia di sistemi operativi che di programmi specifici, impianti ed attrezzature varie, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche, spese di gestione, di costituzione, spese legali, spese per studi di fattibilità, progettazioni tecniche, consulenza e assistenza tecnico-contabile. Le attività ammesse sono quelle manifatturiere, quelle professionali, scientifiche e tecniche riguardanti ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie e altre scienze naturali e dell'ingegneria. E ancora attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse, servizi di alloggio e di ristorazione, con affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence. Poi istruzione, con corsi, scuole e formazione, e attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento e di assistenza sociale.

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