La Nuova Sardegna

Sassari

«Io, vittima di violenze ora sono libera e serena»

«Io, vittima di violenze ora sono libera e serena»

Toccante testimonianza di una donna in occasione della Giornata internazionale Nell’aula consiliare un incontro di riflessione. Fiori della Cpo in piazza Moretti

26 novembre 2021
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SASSARi. Sembrava amore, ma non lo era. Paola, straniera, aveva conosciuto quell’uomo che la faceva sentire una regina durante una vacanza nel suo paese natale, ha avuto un figlio e con il marito si è poi trasferita in Sardegna. Ma quell’uomo si è rivelato il suo aguzzino. Anni di violenze fisiche e psicologiche, lei e il bambino si allontanano da quell’inferno ma poi lui li convince a ritornare a casa, dice che è cambiato. Non è vero, è un ritorno all’inferno e madre e figlio decidono di andarsene. Fuggono di notte, approfittando di un momento in cui il controllo ossessivo dell’uomo nei loro confronti si è allentato, nascondendosi in attesa che a salvarli arrivino gli amici che già precedentemente li avevano ospitati.

Il caso è stato raccontato nell’aula di Palazzo Ducale, con il Consiglio riunito dal presidente de Maurilio Murru in seduta solenne per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo ha fatto Giovanna Cottu, psicologa del Centro Antiviolenza Aurora del Comune. Una storia vera, una delle tante che si consumano ogni giorno nel mondo, frutto di una cultura di sopraffazione nei confronti delle donne che è dura a morire. Paola, la protagonista di quell’incubo, ha voluto però dare un messaggio di speranza, attraverso la psicologa che l’ha sostenuta : «Ora sono una persona libera, serena e più sicura e ringrazio per questo il centro Aurora».

Casa di accoglienza per donne e minori maltrattati che con il centro di ascolto antiviolenza rappresentano un porto sicuro. Il sindaco Nanni Campus ha illustrato i numeri della loro attività, poiché l’assessore ai Servizi sociali Gianfranco Meazza, per motivi prudenziali legati all’emergenza Covid, non ha potuto essere presente. Gli ultimi dati registrano 115 segnalazioni al Centro Antiviolenza di cui 18 ritorni per un totale di 133 segnalazioni. Nella casa di accoglienza Aurora ora sono 7 le ospiti con 8 minori. La maggior parte delle donne seguite provengono dalla Provincia di Sassari. Le violenze di cui sono vittime si consumano all’interno delle mura domestiche, e principalmente si tratta di violenze psicologiche, seguono quelle fisiche ed economica anche se per la maggioranza s ono presenti tutte le forme.

La psichiatra Alessandra Nivoli, responsabile del Centro di Vittimologia in Psichiatria clinica e forense ha ricordato l’appuntamento di oggi con il servizio ambulatoriale nell’ex ospedale san Camillo a disposizione delle donne dalle 9 alle 13 e il sostegno offerto perché possano liberarsi dalla situazione che vivono. Ha inquadrato anche le caratteristiche psicologiche, socio culturali ed economiche che favoriscono l’essere vittima di un maltrattamento. E la dipendenza autodistruttiva, una catena che non permette di uscire dal tunnel. Altro contributo importante è arrivato dalla criminologa Lorena Piras, operatrice nel centro di ascolto del Nord Sardegna- per uomini maltrattanti (Cam) dove sono seguiti 80 tra detenuti e non e ricercatrice nell'archivio di Stato di Sassari che ha presentato il suo studio e la sua ricerca “Le donne nei fascicoli penali tra Otto e Novecento”. Infine l’intervento della presidente della Commissione pari opportunità, Maria Gabriela Bertoncelli che ieri con le consigliere della Cpo ha deposto fiori in ricordo di Monica Moretti sulla panchina rossa nella piazza che le è stata intitolata. Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri comunali Virginia Orunesu, Marco Manca, Daniele Deiana, Carla Fundoni, Marco Dettori, Massimo Rizzu e Grazia di Guardo. (p.f.)

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