La Nuova Sardegna

Sassari

«Una scuola senza più confini»

di Giovanni Bua
«Una scuola senza più confini»

Partono da Sassari le gite virtuali per le secondarie. La sottosegretaria Floridia: esempio da seguire

05 dicembre 2021
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SASSARI. Partirà dai 23mila studenti delle scuole secondarie del Sassarese il progetto pilota nazionale delle “gite virtuali educative in realtà estesa”. La stessa Sassari sede della startup gioiello Xrit, che ha messo in soffitta realtà virtuale e aumentata per declinare il suo nuovo paradigma di interazione con il mondo che ci circonda: la realtà estesa. Le cui scuole superiori sono governate dal commissario straordinario della Provincia Pietrino Fois, che soddisfatto sottolinea: «Ho voluto fare qualcosa di davvero innovativo, perché non penso che il mio ruolo sia solo quello di riparare finestre e termosifoni, ma di far partire un progetto che diventerà esempio per tutti».

La Sassari che ha eletto il senatore Ettore Licheri, che con caparbia insistenza ha marcato stretto per mesi la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. «Non avevo ancora preso le deleghe – ha ricordato lei divertita – ed Ettore già mi diceva che dovevo conoscere un gruppo di ingegneri della sua città, che avevano fatto qualcosa di strabiliante per i ragazzi e le ragazze della scuola. Ci ho parlato, mi hanno conquistato, e oggi sono qui felice ad assistere a un progetto che, almeno nella sua fase pilota, sta partendo. E a studiare il modo di farlo diventare uno strumento nazionale, di fare in modo che tutte le scuole abbiamo i fondi da investire in questa tipologia di strumentazione e in tutte quelle che ritengono utili. La sacrosanta necessità di salvaguardare i nostri edifici non deve impedirci di dare la possibilità ai nostri ragazzi di abitare la scuola in modo innovativo. Di vivere lo spazio e il tempo anche in modo diverso. Inclusivo, immersivo, entusiasmante. È arrivato il momento di avere fondi per una didattica rinnovata e rigenerata a cui dedicare parte delle grandi risorse che sono state stanziate per la scuola. Oggi qui ne vediamo un esempio che con grande piacere appoggio».

Un endorsement pesante, che fa ben sperare per il successo di un progetto che per ora muoverà i suoi passi grazie al contributo della Provincia di Sassari, che ieri ha ospitato il suo battesimo ufficiale con Fois che ha accolto, oltre alla sottosegretaria Barbara Floridia e al senatore Ettore Licheri, il dirigente per Sassari dell’ufficio scolastico della Sardegna Anna Maria Massenti e i dirigenti scolastici del territorio. Tutti hanno assistito alla presentazione di Xrit, con gli ingegneri Giovanni Patteri e Claudia Saba che hanno mostrato i loro “X-Tours”, che uniscono mondo reale e virtuale, fondendoli in unico spazio in cui è possibile interagire sia con l’intelligenza artificiale che con il mondo reale.

Indossando un visore interamente progettato da Xrit per i ragazzi sarà possibile immergersi in un’esperienza di visita del tutto nuova, in cui l’utente sarà libero di muoversi nello spazio per esplorare luoghi e ambienti e scenari. Il visore Xrit, leggero e facilissimo da indossare, consente la visione dell’ambiente reale circostante, garantendo all’utente il movimento in sicurezza. Una guida virtuale gestita da un’Intelligenza Artificiale condurrà l’utente attraverso il percorso di visita, nel corso del quale contenuti audio, video, modelli tridimensionali e animazioni integreranno l’esperienza. A supportare il sistema l’app Italia in digitale, attraverso la quale sarà possibile scoprire le storie, le tradizioni, le architetture e i tesori di numerose città, raccontate in prima persona dai personaggi storici. «In qualsiasi momento l’utente senta la curiosità di immergersi nell’atmosfera unica della Firenze Rinascimentale – hanno spiegato – o di curiosare tra le strade dell’antica Pompei poco prima della sua distruzione o di scoprire la storia e i miti della Sardegna preistorica potrà farlo. Avrà solo necessità di avere a disposizione uno spazio sufficientemente grande e grazie al sistema realizzato da Xrit sarà pronto ad immergersi in un’esperienza in Realtà Estesa che lo catapulterà nel luogo prescelto, tra edifici, monumenti e opere d’arte potenzialmente distanti da lui migliaia di chilometri».

Una realtà senza più confini insomma. Che trova spazio perfetto nel mondo della scuola, con i percorsi, concordati con i docenti, che saranno messi a disposizione di una classe per volta, in uno spazio delle dimensioni di un campo di basket. Permettendo a una generazione che molto sta perdendo a causa della pandemia di vivere una “gita” all’avanguardia. E mettere per primi occhi e piedi in una tecnologia che apre a scenari infiniti, attuali più che mai in un mondo che deve reinventare il concetto di viaggio e di turismo. E ora lo potrà fare inforcando un paio di occhiali.

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