La Nuova Sardegna

Sassari

A Putifigari fine anno tra covid e disagi idrici

di Roberto Sanna
A Putifigari fine anno tra covid e disagi idrici

L’acqua è mancata per una settimana, nei guai tante famiglie in quarantena Il sindaco: «Portavamo i bidoni nelle case, la condotta ormai è da sostituire»

03 gennaio 2022
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PUTIFIGARI. Stretti fra la morsa del covid e il disastro delle condotte idriche, per gli abitanti di Putifigari l’ultima settimana di dicembre è stata la degna conclusione di un 2021 che certamente non passerà agli annali. Una settimana di emergenza totale che ha visto in prima fila il sindaco Giacomo Contini e un volenteroso gruppo di volontari adoperarsi in prima persona per assicurare l’approvvigionamento idrico coi bidoni a diverse famiglie costrette a stare chiuse in casa perché in quarantena da covid.

Un’emergenza figlia di una situazione idrica zoppicante che parte da lontano e ha anche una parte paradossale, visto che Putifigari, paesino di 700 abitanti, vivace e ricco di storia, è praticamente seduto sul Cuga, però è servito dalle condotte che fanno capo al Temo. La condotta principale è quella che comunica con Villanova Monteleone, paese lontano 9 chilometri: «Una condotta che continuamente è soggetta a guasti – dice sconsolato il sindaco Contini – e periodicamente ci costringe a stare senz’acqua. In quei casi viene in soccorso l’autobotte di Abbanoa, ma resta sempre un problema: la ripari da una parte e si rompe dall’altra dopo poco tempo, è chiaro che serve un intervento risolutivo e ormai non è più rinviabile. Se i chilometri di strada che ci separano da Villanova Monteleone sono appena nove, immagino che la condotta sia ancora più corta: è il caso di pensarci seriamente».

Il 26 dicembre il paese ha dovuto fare i conti con l’ennesimo guasto della condotta “incriminata”. Parte la segnalazione, arriva l’autobotte di Abbanoa, gli operai riparano il guasto. Ma il giorno dopo il disagio si ripete, e il giorno dopo ancora. Insomma, un intervento risolutivo c’è solo a Capodanno. Nel frattempo al centro del paese ogni giorno staziona l’autobotte di Abbanoa, ma c’è un problema: molti cittadini non possono uscire di casa. I contagi hanno superato i 40 casi, le famiglie in quarantena sono tante «e in più ci sono gli anziani e i disabili – racconta ancora Contini –. Devo dare atto ad Abbanoa di aver mandato subito l’autobotte e di essere stata sempre puntuale, ma in questa situazione io e qualche altro collaboratore abbiamo letteralmente rifornito le abitazioni portando di persona i bidoni, a un certo punto mi sono rivolto anche alla Protezione civile e alla prefetta Paola Dessì per segnalare la nostra situazione. Almeno per ora la situazione è tornata normale, ma non ci sentiamo tranquilli: è il momento di rifare definitivamente la condotta con Villanova Monteleone».

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