La Nuova Sardegna

Sassari

Il processo ai pastori, via ai riti alternativi

Il processo ai pastori, via ai riti alternativi

Oltre 30 allevatori imputati per gli assalti del 2019 al caseificio Pinna e al camionista a Torralba

19 gennaio 2022
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SASSARI. È stato rinviato a marzo per discutere sui riti alternativi il processo a carico di oltre trenta allevatori imputati per gli assalti del 9 febbraio di due anni fa al caseificio dei Fratelli Pinna a Thiesi e al camionista che trasportava derrate alimentari nella zona di Torralba.

La richiesta di unire i due procedimenti – inizialmente separati – era stata accolta dal giudice Antonello Spanu dopo l’istanza presentata dall’avvocato Ivan Golme e poi a seguire da tutti gli altri legali difensori. «Riteniamo – aveva spiegato Golme al primo giudice – che si tratti di medesimi fatti, di proteste che riguardano un unico obiettivo, ossia la protesta sul prezzo del latte e che quindi sia giusto vengano riuniti». Lo scorso dicembre, dopo una serie di rinvii dovuti anche al cambiamento del giudice, era arrivata la decisione di Spanu con la programmazione della prima udienza di ieri mattina per deliberare sulle richieste di riti alternativi e messa alla prova.

Quella di Thiesi fu una delle manifestazioni di protesta messe in atto dai pastori per contestare il prezzo del latte (pagato 60 centesimi al litro) e in quel contesto particolare si era scatenato un vero e proprio assalto, alcune finestre dello stabilimento erano state sfondate con i bidoni, il latte versato all’interno, i dipendenti furono costretti ad asserragliarsi nello stabilimento per evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare.

I reati di cui gli imputati devono rispondere in concorso sono danneggiamento aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Lo stesso giorno di febbraio ci fu l’assalto a un camion che trasportava derrate alimentari, nella zona di Torralba.

Nell’udienza di marzo saranno formalizzati i riti alternativi. (na.co.)

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