La Nuova Sardegna

Sassari

il gup ha sciolto la riserva 

Marinaio morto nel cargo il processo si farà a Sassari

Marinaio morto nel cargo il processo si farà a Sassari

SASSARI. Si svolgerà davanti al tribunale di Sassari il processo per la morte del giovane marinaio bulgaro Yordanov Denislav Ivaylov, deceduto il 7 ottobre del 2019 a bordo del cargo Euroferry Malta,...

20 gennaio 2022
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SASSARI. Si svolgerà davanti al tribunale di Sassari il processo per la morte del giovane marinaio bulgaro Yordanov Denislav Ivaylov, deceduto il 7 ottobre del 2019 a bordo del cargo Euroferry Malta, in navigazione nel mare di Porto Torres. Lo ha stabilito ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Grotteria che ha respinto la questione preliminare sollevata la scorsa udienza dai difensori dei tre imputati che ritenevano che non sussistesse la giurisdizione del giudice italiano.

I difensori dei tre marittimi finiti davanti al giudice, gli avvocati Silvana Redaelli, Gianluigi Poddighe, Giuseppe De Santo e Cesare Fumagalli, ieri hanno annunciato che il nostromo Angelov Valentin ha chiesto di patteggiare la pena, mentre il comandante del cargo, Yvanov Tihomir e il primo ufficiale di coperta Nikolay Rumenov Atanasov affronteranno il processo con il rito abbreviato. Quella del marinaio bulgaro fu una tragedia che suscitò da subito l’attenzione degli inquirenti perché fin dai primi momenti emersero gravi responsabilità a carico di chi avrebbe dovuto evitare di chiedere – tanto meno permettere – la collaborazione del 24enne e di altri due giovani marinai come lui (che rimasero gravemente feriti) in una manovra che doveva essere assolutamente evitata viste le pessime condizioni meteorologiche di quel giorno. E infatti un’onda travolse Ivaylov e lo scaraventò contro le strutture del ponte. Un impatto violentissimo e devastante. La nave era partita da Cagliari con a bordo 87 mezzi pesanti e 50 auto, aveva affrontato la fase più critica della traversata verso le 10, quando si era verificata la tragedia. La scorsa udienza si erano costituiti parte civile il sindacato dei marittimi Cosmar, attraverso l’avvocato Carlo Golda, i familiari della vittima e uno dei marinai rimasti feriti, con l’avvocato Gian Marco Luciano. (l.f.)

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