La Nuova Sardegna

Sassari

Bulzi rende omaggio ai suoi Tre Cantadores

di Mauro Tedde
Bulzi rende omaggio ai suoi Tre Cantadores

Il Comune ha dato i natali ai big del canto a chiterra Cabizza, Casu e Cubeddu Così una via, come i tre grandi tenori della lirica, celebra i protagonisti del folk

13 marzo 2022
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BULZI. Il piccolo comune di Bulzi può vantare una grande tradizione nel canto sardo “a chiterra”, infatti ha dato i natali ai Tre Cantadores (non a caso la similitudine con i Tre Tenori del mondo della lirica) più blasonati della storia del canto sardo. Cabizza, Casu e Cubeddu (rigorosamente in ordine alfabetico per non alimentare le “faide” interne dei loro tifosi) sono sicuramente tra i cantadores più prestigiosi che si siano esibiti sui palchi delle gare di canto sardo e ne sono stati storicamente assoluti protagonisti. Gli amministratori del piccolo centro dell’Anglona non hanno voluto fare favoritismi ed hanno intitolato una via non ai singoli personaggi ma a “Sos cantadores”, ad una tradizione quindi, ad un mondo, ad un talento, ad un vera e propria categoria artistica.

Leonardo Cabizza nasce a Bulzi il 27 febbraio del 1924 e qui muore il 16 agosto 2018, dopo una brillante carriera come esponente di spicco del canto sardo a chitarra. E’ considerato il cantadore che si è esibito più di ogni altro durante la sua lunga carriera, circa 5.000 volte in Sardegna, in Italia e all'estero. Con la sua voce di stampo tenorile ha affermato ed elevato questo genere di canto esportandolo nel mondo. Il 2 giugno 2008 nella Prefettura di Sassari gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dopo la sua “prima essìda”, il suo esordio, all'età di 20 anni, raggiunse rapidamente una grande notorietà, grazie alle sue capacità diplomatiche che lo avevano spesso messo in sintonia con i comitati organizzatori. Ma fu soprattutto il potere unico della sua voce, un vero e proprio "terremoto", che gli permise di imporsi sempre più spesso nelle manifestazioni canore. Nei primi anni 50 Cabizza entrava in sala di incisione (alla Cetra, con il chitarrista Nicolino Cabizza) dando inizio a quella serie di realizzazioni discografiche che faranno di lui il cantadore che può vantarne in assoluto il maggior numero e in uno spazio di tempo che abbraccia tre decenni. Nel 1954 partecipò alla trasmissione radiofonica della Rai Campanile d'oro, condotta da Mario Riva e ottenne il secondo posto. Leonardo Cabizza ha avuto il dono di conservare una voce fresca e squillante fino a tarda età e mantenere una costanza di rendimento straordinaria che ne hanno fatto il cantadore più anziano in attività (l'ultima esibizione ufficiale risale al maggio 2012 a 88 anni). Anche Francesco Cubeddu nasce a Bulzi il 29 ottobre 1924 e qui muore il 14 ottobre 2017. È stato uno dei maggiori esponenti del canto sardo, considerato da alcuni come il miglior cantadore di tutti i tempi. Cominciò a seguire i cantadores più grandi e a conoscere i protagonisti di quest'arte fra i quali Giovanni Gavino Degortes, Antonio Desole e Luigino Cossu. Dotato di grande talento, si dedicò da subito con grande passione allo studio del canto e ad esercitarsi mentre svolgeva i lavori nei campi. Cubeddu esordì all'età di 20 anni a Perfugas in una gara dove partecipavano Luigino Cossu, Mario Scanu e Antonio Desole accompagnati alla chitarra da Adolfo Merella. Con Salvatore Virdis e il chitarrista Adolfo Merella, nel 1959 incise alcuni dischi con la Vis Radio di Napoli e nel 1961 a Milano. Con gli stessi registrò altri brani per “La voce del padrone”. Insieme a Adolfo Merella fu il creatore del canto in Fa diesis.

A Bulzi è nato anche Giovannino Casu, il 24 novembre del 1941. E’ stato ed è ancora, nonostante il ritiro ufficiale, un cantadore eccellente per le sue doti vocali e per le qualità interpretative. Ha iniziato la sua carriera ancora giovanissimo, sul finire degli anni 50, ma iniziò a brillare dalla seconda metà degli anni 60. Casu è l'unico tra i cantadores ad aver vinto per due volte l’Usignolo della Sardegna a Ozieri (1966 e 1969) e sempre ad Ozieri la “Coppa dei campioni” (nel 1970). A differenza di Cubeddu e di Cabizza, che non hanno mai lasciato Bulzi, Giovannino Casu, dopo aver vissuto per alcuni anni nella Penisola ha dimorato a lungo a Martis prima di sistemarsi a Porto Torres.



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