La Nuova Sardegna

Sassari

Trinità d'Agultu, reddito di cittadinanza con truffa

di Salvatore Santoni
Trinità d'Agultu, reddito di cittadinanza con truffa

Due denunce dei carabinieri: in due hanno percepito 12mila euro

02 maggio 2022
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TRINITÁ D’AGULTU. I carabinieri della stazione di Trinità D’Agultu (che fanno capo alla compagnia di Valledoria) hanno denunciato in stato di libertà due persone con l’accusa di aver percepito indebitamente circa 12mila euro di reddito di cittadinanza. Come spesso accade in casi simili, l’indagine è partita da alcuni controlli di routine. I militari, guidati dal comandante Stefano Robaldo, si sono insospettiti durante alcuni controlli sullo stato patrimoniale di un certo numero di soggetti. Le ricerche e gli accertamenti sono stati svolti in collaborazione con l’ispettorato del lavoro. Gli investigatori hanno quindi incrociato i riferimenti sulla banca dati dell’Inps e sono giunti alla conclusione che nella situazione di alcune persone i conti non quadravano. Infatti, nonostante il nome suggerisca che si tratti di una forma di reddito di base, ovvero un sostegno offerto a qualunque cittadino, l’accesso al reddito di cittadinanza è in realtà condizionato a una serie di requisiti.

Innanzitutto, parliamo di requisiti di tipo economico, sia a livello di reddito (individuale e familiare) che di patrimonio immobile e mobile. Vi sono poi requisiti di residenza. Specificamente, che si sia residenti nel territorio nazionale da dieci anni, di cui gli ultimi due in maniera continuativa. In particolare, gli esiti dei controlli ha messo in evidenza la condizione di due migranti arrivati in Italia circa cinque anni fa che risultavano percettori del reddito di cittadinanza. Uno ha incassato in un anno 6.500 euro e l’altro 5.500. Il problema è che entrambi gli uomini risultano residenti a Trinità ma non da abbastanza tempo. Infatti, la legge di riferimento prevede che per maturare il diritto a percepire il sussidio statale sono necessari criteri stringenti. Accertata la presunta violazione, i militari hanno quindi inviato le denunce alla Procura di Tempio (la stazione di Trinità fa capo alla compagnia di Valledoria ma è Tempio il tribunale competente territorialmente). Spetterà ora ai pm tempiesi valutare un eventuale approfondimento della vicenda. Le informazioni raccolte durante le indagini dagli investigatori, infatti, portano a pensare che i denunciati non abbiano agito da soli. E quindi l’ipotesi è che siano stati aiutati nella compilazione delle domande, che soltanto apparentemente sembrano in ordine. In realtà, nel caso dei due stranieri residenti a Trinità, i carabinieri ritengono di aver scoperto che le attestazioni sarebbero false. C’è da aggiungere che gli approfondimenti degli investigatori non sono ancora terminati. Le indagini dei militari agli ordini del luogotenente Robaldo proseguono senza sosta. Al vaglio dei carabinieri ci sarebbero infatti le posizioni di una vasta platea di beneficiari del sostegno economico statale che risiedono in paese. E quindi non è escluso che nelle prossime settimane arrivino in Procura nuove denunce a carico di altri presunti furbetti del reddito di cittadinanza.

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