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Sassari, donna aggredita e derubata sotto casa: «Ora abbiamo paura di uscire»

Luca Fiori
Sassari, donna aggredita e derubata sotto casa: «Ora abbiamo paura di uscire»

Corso Vico, una donna di 60 anni scippata da un giovane a volto scoperto

02 luglio 2022
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Sassari Stava prendendo il fresco sul gradino di casa e fino a pochi istanti prima aveva chiacchierato con alcuni vicini e fumato una sigaretta prima di andare a dormire. La caldanotte d’estate, giovedì, si è trasformata in un incubo per una sessantenne che vive insieme al marito in via Delle Rose, una piccola traversa che collega via Sant’Apollinare a corso Vico, a due passi dalla stazione ferroviaria.

Era da poco passata la mezzanotte e la donna stava per rientrare in casa, quando improvvisamente si è trovata davanti un giovane di colore che le si è fatto incontro minaccioso. I vicini della donna erano appena rientrati nelle proprio abitazioni e la sessantenne per qualche istante si è ritrovata sola. La stradina acciottolata in quel momento era deserta e il malvivente ha potuto agire indisturbato. Senza dire una parola lo straniero, tra i 25 e i 30 anni, si è avvicinato alla donna e le ha strappato una piccola borsa che teneva sulle gambe. All’interno c’erano uno smartphone, un pacchetto di sigarette e una banconota da dieci euro. Dopo aver afferrato la borsa della donna il giovane si è allontanato verso la chiesa di Sant’Apollinare, per poi sparire nei vicoli del centro storico.

La donna, sotto choc, ha provato a inseguirlo per qualche metro ma poi si è dovuta arrendere e ha iniziato a chiedere aiuto. «Durante la fuga - racconta la vittima dell’aggressione - quel giovane si è anche girato per guardarmi in faccia e quasi mi derideva mentre si allontanava in direzione della chiesa». Subito dopo le grida della sessantenne hanno attirato l’attenzione di una parente che vive accanto a lei e di altri vicini di casa. Qualcuno ha provato ha provato a inseguire il malvivente senza però riuscire a raggiungerlo, mentre gli altri abitanti della via si sono sincerati delle condizioni della donna aggredita. È stato dato l’allarme al 113 e pochi istanti dopo sul posto è intervenuta una pattuglia della squadra volante. Gli agenti hanno ascoltato il racconto della donna e avviato le ricerche del malvivente. «Ho avuto molta paura - racconta la derubata - e non ho chiuso occhio per tutta la notte». Ieri mattina la donna si è recata in questura e ha presentato una denuncia con una dettagliata descrizione del borseggiatore. La polizia ha avviato le indagini e setacciato la zona alla ricerca di qualche telecamera di videosorveglianza presente nel quartiere che possa dare una mano all’individuazione del responsabile del furto.

«Ora abbiamo paura a uscire di casa - racconta un residente della via - questa zona un tempo era un paradiso, ora si è riempita di gente poco raccomandabile. Anche corso Vico - aggiunge il cittadino - che è sempre stato il luogo di ritrovo degli anziani del quartiere che si sedevano sulle panchine per chiacchierare, ora è diventato territorio di chi gestisce il traffico di droga. I giorni scorsi - aggiunge il pensionato - ci sono stati almeno tre scippi. La gente non ne può più». A pochi passi da lì l’altra emergenza è rappresentata dal vecchio stabile che si trova all’interno del piazzale in cui dovrebbe nascere il centro intermodale. «Nonostante gli sgomberi - spiega un abitante del quartiere - quel posto continua a essere un ricettacolo di delinquenti. In passato gli ingressi erano stati murati per evitare nuovi inserimenti, soprattutto per garantire la sicurezza del cantiere. Ma qualcuno ha realizzato un varco, un taglio in orizzontale che consente di entrare nella struttura sdraiandosi per terra».

Lo scorso ottobre all’interno dello stabile era stato ritrovato il corpo senza vita di un 46enne. Dopo l’allarme, lanciato da due persone, sul posto erano intervenuti in soccorso gli operatori del 118, la sezione Volanti della questura e i vigili del fuoco, ma l’uomo era ormai senza vita. L’autopsia disposta dalla Procura aveva confermato i primi sospetti, l’uomo era morto per un overdose di eroina. Tre mesi dopo la stesse triste sorte era toccata a un 23enne sassarese , stroncato da una dose di droga all’interno di uno dei servizi igienici della stazione. Un luogo abbandonato - avevano denunciato i sindacati - per i passeggeri e per i lavoratori.

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