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Viale Trento riapre al traffico ventuno mesi dopo il crollo

Giovanni Bua
Viale Trento riapre al traffico ventuno mesi dopo il crollo

Sassari, sabato la fine del cantiere dell’impresa Ticca con due mesi di anticipo

04 luglio 2022
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Sassari Ventuno mesi e nove giorni dopo la bomba d’acqua che, il 23 settembre 2020, accelerò lo smottamento del terrapieno costringendo a una totale chiusura, viale Trento riapre al traffico.

La riapertura Sabato mattina alle 9.10, preceduta da un motociclista della polizia locale, la prima auto ha solcato l’asfalto nuovo di zecca in direzione viale Umberto. Solo diverse decine di minuti dopo i primi coraggiosi hanno imboccato la strada in direzione via Principessa Jolanda. Il tutto sotto gli occhi attenti dell’assessora alle Infrastrutture della Mobilità e Traffico Maria Francesca Masala, del comandante della polizia locale Gianni Serra, di vari rappresentanti di maggioranza e opposizione in consiglio comunale, e soprattutto di Mario, Paolo e Agostino Ticca, i titolari dell’impresa che ha chiuso in tempi record il fondamentale cantiere, con un metodo e uno stile di lavoro che non ha impattato quasi per nulla nella vita del quartiere, che anzi ha seguito con interesse e partecipazione i lavori, e che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, il decisivo valore aggiunto che dà affidare progetti del genere a imprese del territorio.

La grande corsa «È stato un intervento impegnativo – commentano soddisfatti mentre gli operai continuano a ritoccare aiuole e parapetti sul lato del Fosso della Noce – che abbiamo fatto con la coscienza di quanto questo cantiere fosse atteso dalla città. Non ci siamo mai fermati, e siamo contenti di avere riaperto la strada con qualche mese di anticipo, e non possiamo che ringraziare i tanti che questo hanno permesso». Soddisfazione condivisa dall’assessora Masala: «Viale Trento, una delle strade principali per la viabilità cittadina, è stata riaperta al traffico dopo due anni di chiusura. Merito dell’amministrazione comunale che ha reperito i fondi necessari all’esecuzione dei lavori. Grazie al Settore Infrastrutture della Mobilità, al dirigente Fabio Spurio, al rup Efisio Mureddu che hanno coordinato i lavori. E all’impresa Ticca per aver, nonostante i vari problemi, completato gli interventi nel minor tempo possibile».

I lavori Ed effettivamente è stato un mezzo miracolo, davvero raro quando si tratta di lavori pubblici. Soprattutto a fronte dei problemi che si sono avuti durante la prima fase, tra cui la difficoltà a reperire i materiali e i prezzi impazziti, ma anche le difficoltà tecniche di un intervento che prevedeva il consolidamento del corpo del terrapieno mediante iniezioni di cemento, resine e berlinesi, la rimozione e sostituzione della condotta fognaria; il consolidamento dei pendii mediante tecniche di ingegneria naturalistica e il ripristino delle pavimentazioni stradale e degli arredi.

Tutto concluso, o quasi, con i primi passanti che hanno potuto apprezzare anche le nuove panchine, donate dalla Fondazione Segni e posizionate nello slargo a metà del terrapieno sul lato del Fosso della Noce, incorniciate dai nuovi parapetti, la cui installazione sarà completata nei prossimi giorni, insieme alla segnaletica orizzontale e la piantumazione degli alberi.

Il maxi progetto Attendendo le rifiniture il “sangue” in una delle principali arterie cittadine ha ripreso però a scorrere. Con il sistema delle Valli che ora attende il complessivo intervento di messa in sicurezza. Il complesso iter va avanti, con l'intervento programmato nel Fosso della Noce gode di un finanziamento ministeriale da circa 5 milioni. Terminati i controlli previsti dalla normativa, inizierà l'iter di approvazione da parte della Giunta e una volta concluso saranno affidati i lavori.

Rischio idrogeologico Tra gli altri interventi programmati contro il rischio idrogeologico quello da 1 milione e 90mila euro nel Rio Calamasciu risolverà i problemi di allagamento generati dal fiume nel piazzale di Eurospin e Maurys, a Predda NIedda . Un secondo intervento, sempre sul Rio Calamsciu (di cui attualmente è finanziata la progettazione per 460mila euro). Uno nel Rio Giuncheddu (anche qui finanziata la progettazione da 380mila euro) e unno in via Sorso - viale Sicilia, per un importo di 1.900.000 euro che "stomberà" il canale coperto che attraversa la vallata del Rosello.

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