Furti in abitazione, coppia a processo lui scagiona lei: condannato a due anni
Sassari In aula ha scagionato la sua compagna: «Lei non c’entra, non sapeva che quegli oggetti erano rubati». Stessa versione data dalla giovane che durante l’esame col rito abbreviato davanti al giudice Monia Adami ha confermato quanto detto dal suo fidanzato. Risultato: per lui, con diversi precedenti penali alle spalle, una condanna a due anni e quattro mesi, per lei, incensurata, è arrivata una sentenza di assoluzione. Entrambi erano difesi dall’avvocato Patrizia Marcori.
Sono in particolare due i furti contestati a un 36enne e una 32enne di Alghero. Inizialmente l’accusa era di ricettazione, reato che è stato in seguito derubricato in furto. A inchiodare l’imputato – che si trova rinchiuso nel carcere di Uta dove deve scontare una pena definitiva per altro reato – sono state le telecamere della videosorveglianza. Una in particolare, a giugno del 2020, aveva immortalato il 36enne mentre si arrampicava sul pluviale di una palazzina di via Sant’Agostino e entrava in un appartamento attraverso una finestra lasciata aperta. Mentre l’uomo era intento a rovistare nei cassetti e negli armadi era rientrata in casa la proprietaria, un’ottantenne. L’imputato era scappato dalla stessa finestra dalla quale era entrato portandosi via tre catenine d’oro, una con un ciondolo di brillanti. Alcuni giorni dopo l’uomo era stato riconosciuto per strada da un poliziotto che indagava sul furto e che aveva in precedenza visto le immagini della videosorveglianza. Altro episodio contestato riguardava un ulteriore furto in abitazione dove il 36enne aveva rubato un televisore e degli abiti. Refurtiva poi trovata durante la perquisizione nella casa dove abitava. (na.co.)