La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Sassari, filmò il figlio di 4 anni sospettando abusi e finì a processo: assolto

di Luca Fiori
Sassari, filmò il figlio di 4 anni sospettando abusi e finì a processo: assolto

L’uomo era stato indagato dalla Dda

01 marzo 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Sassari È stato assolto da tutti i capi d’imputazione ieri mattina dal collegio presieduto da Giancosimo Mura, e per un sassarese di 59 anni quelle poche parole pronunciate in aula dal giudice - «perché il fatto non sussiste» - hanno rappresentato la fine di un incubo iniziato diversi anni fa.

Il 59enne era finito a processo con l’accusa di violenza sessuale e produzione di video pedopornografici. L’inchiesta era scattata dopo che lui stesso si era rivolto alla polizia, sospettando che suo figlio (che all’epoca dei fatti aveva 4 anni) avesse assistito a scene non adatte alla sua età, quando si trovava insieme alla mamma e al nuovo compagno della donna. Ma nel corso del processo la vicenda era stata chiarita ed era stata sollecitata l’assoluzione anche dal pubblico ministero Angelo Beccu. Il pm nel corso del processo, dopo aver sentito le parole dell’imputato, difeso dagli avvocati Nicola Lucchi e Marco Salaris, e aveva creduto infatti alla sua buona fede. I difensori dell’uomo avevano spiegato che il 59enne aveva agito proprio per tutelare il bambino, ritenendo che fosse in pericolo.

Il piccolo aveva iniziato ad avere dei comportamenti strani, insoliti per un bambino di quell’età. Seguendo il consiglio di un amico l’imputato aveva deciso così ingenuamente di filmare quegli atteggiamenti per mostrarli agli assistenti sociali e alla polizia. Con una telecamera aveva ripreso quelli che gli erano sembrati comportamenti anormali del figlio e poi aveva portato il video in questura per raccontare le sue paure e perplessità.

La denuncia però si era ritorta contro di lui. L’ex moglie e il compagno si erano sentiti calunniati e di quel video finito agli atti dell’indagine si era occupata la Dda di Cagliari, competente a livello regionale per quel tipo di reati.

Il 59enne era stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Cagliari con accuse pesanti, violenza sessuale e pedo pornografia, ma aveva scelto di affrontare il processo con il rito ordinario a Sassari per potersi difendere in aula. La pena in caso di condanna sarebbe stata altissima. Ma l’uomo è riuscito a dimostrare la sua innocenza, spiegando in tribunale che se avesse voluto far del male a suo figlio non si sarebbe recato in questura e dagli assistenti sociali, fornendo lui stesso la prova che poi lo ha fatto finire sotto indagine. La Procura, davanti all’evidenza, alla fine ha creduto alla ricostruzione della difesa e chiesto l’assoluzione dell’uomo. Ieri anche il collegio dei giudici ha accolto quella tesi e lo ha assolto. Le motivazioni della sentenza verranno depositate tra quindici giorni. L’ex moglie del 59enne si era costituita parte civile con l’avvocato Manuela Tedde.


 

Avviso pubblico

Fondi alle imprese turistiche, Desirè Manca: «L’obbiettivo è creare 15mila posti di lavoro»

Le nostre iniziative