La Nuova Sardegna

Sassari

La denuncia

Sogna di diventare un dentista: studente sassarese vittima di un raggiro

di Nadia Cossu
Sogna di diventare un dentista: studente sassarese vittima di un raggiro

Giovane si affida a una società per iscriversi all’Università di Tirana. Paga i primi 7500 euro per l’immatricolazione ma la facoltà non riceve il bonifico

29 marzo 2023
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Sassari Quell’annuncio apparso per caso su Facebook gli era sembrato un’ottima opportunità per cominciare in un Paese straniero i suoi studi universitari in Odontoiatria con la possibilità, eventualmente, di terminare il percorso a Sassari. Ma la trappola era dietro l’angolo. Dopo aver pagato la prima rata da 7500 euro a una società intermediaria uno studente sassarese ha scoperto che l’Università di Tirana non aveva mai ricevuto la quota di iscrizione al primo anno. Si è quindi rivolto all’avvocato Antonio Secci e ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta.

Il giovane, dopo essersi consultato con i genitori, aveva contattato la società che proponeva sui social le inserzioni pubblicitarie per promuovere l’iscrizione ai corsi di formazione propedeutici all’immatricolazione nel corso di laurea in Odontoiatria alla “Albanian University” di Tirana.

Aveva ricevuto «con molta (apparente) gentilezza» – è scritto nella denuncia – tutte le informazioni necessarie e aveva sottoscritto il modulo di iscrizione comprendente la retta universitaria pari a 89.400 euro. Il passo successivo era stato pagare i primi 7500 euro a favore della stessa società.

Quindi la partenza verso l’Albania per sostenere – «almeno così fu detto a me e ai miei genitori», racconta il ragazzo – il test di ingresso per poter accedere al primo anno. Ma una volta arrivato allo sportello dell’Albanian University insieme al padre e alla madre (che lo avevano accompagnato nel viaggio) ecco la scoperta: «Dopo i convenevoli la responsabile ci dice di avere copia dei documenti spediti dalla società e a quel punto chiediamo se avessero anche girato il bonifico relativo alla quota di iscrizione. Ma nessuno era al corrente del trasferimento di alcuna somma a favore dell’Università». Attimi di comprensibile imbarazzo e di stupore ai quali la stessa impiegata dell’ateneo di Tirana provava a porre rimedio ma la realtà era solo una: quel bonifico non era mai stato effettuato.

«Vista la situazione di grande disagio – continua lo studente – la responsabile ha chiamato in viva voce la società di Foggia. Dall’altra parte del telefono una certa Ivana, sentite le nostre rimostranze, ha detto che avrebbe risolto la situazione inviando i soldi con un bonifico istantaneo. Ma una volta terminata la telefonata, purtroppo la società è scomparsa del tutto. Non risponde più alle chiamate, non comunica alcunché».

Il sogno del giovane universitario si è infranto in quel preciso istante, perché è stato allora che lui e i genitori hanno capito di esser stati vittime di una vera e propria truffa. Da quel momento ogni tentativo di contatto non è mai andato a buon fine: raccomandate, diffide, telefonate. «Gli stessi uffici postali di Foggia e Sassari restituivano i plichi allo studio legale in quanto il destinatario risultava sconosciuto».

Sarà la Procura di Foggia, ora, a indagare sull’accaduto. Nel frattempo lo studente si è iscritto in un’altra facoltà dell’ateneo turritano: «Ma continuo a rincorrere il mio obiettivo che rimarrà sempre quello di diventare un odontoiatra».


 

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