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Tribunale

Sassari, la droga non “drogava”: il perito scagiona gli accusati

di Nadia Cossu
Sassari, la droga non “drogava”: il perito scagiona gli accusati

Colpo di scena nel processo a 6 imputati: tracce minime di cocaina e eroina

10 maggio 2023
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Sassari Nel 2017 erano stati arrestati dai carabinieri di Sassari nell’ambito di una maxi operazione che si era concentrata nel centro storico cittadino. Una lunga e articolata attività durante la quale i militari avevano ripreso numerose cessioni di droga (prevalentemente eroina e cocaina), spesso anche a ragazzini minorenni. Per quei fatti, dopo gli arresti, erano finiti a processo sei nigeriani con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente aggravato dal fatto che venissero coinvolti minori e che le cessioni avvenissero vicino a una scuola (San Donato nella fattispecie).

Ma ieri mattina in aula c’è stato un vero e proprio colpo di scena. In una delle precedenti udienze, infatti, davanti al collegio (presidente Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci) e a istruttoria dibattimentale chiusa, uno degli avvocati difensori, Giuseppe Onorato, aveva rilevato la necessità – prima di arrivare alla sentenza – di eseguire una perizia sulla (poca) droga sequestrata dai carabinieri. I giudici si erano riservati e nella penultima udienza avevano disposto la nomina di un perito.

Ieri mattina la novità che, di fatto, potrebbe cambiare le sorti processuali degli imputati. Con grande sorpresa di tutte le parti, infatti, il perito durante l’esame ha detto chiaramente che i campioni esaminati non superavano la soglia prevista dalla legge perché l’effetto della sostanza sia considerato “drogante”. Le percentuali erano cioè talmente basse da non poter essere ritenute delle droghe vere e proprie. In uno dei campioni, le tracce non erano addirittura quantificabili. Erano proprio assenti.

Alla luce di questa svolta il processo è stato aggiornato all’11 luglio per la discussione degli avvocati difensori (oltre a Onorato, i colleghi Marco Manca, Elisabetta Udassi e Danilo Mattana). Discuterà anche il pubblico ministero che ieri era rappresentato in aula da Lara Senatore. La pm ha chiesto al perito se il fatto che si trattasse di campioni del 2017 potesse aver determinato un decadimento della sostanza. Il perito ha spiegato che questa eventualità potrebbe verificarsi (anche se più sull’hascisc) ma in ogni caso sarebbe comunque molto ridotto.
 

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