La Nuova Sardegna

Sassari

Aggressione a Bancali

Saponetta “imbottita” di lamette per colpire un terrorista, a giudizio

di Nadia Cossu
Saponetta “imbottita” di lamette per colpire un terrorista, a giudizio

Ex detenuto accusato di lesioni, in carcere ferì esponente egiziano dell’Isis

19 maggio 2023
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i Nadia Cossu

Sassari Rapporti tesi già da tempo, tensioni tra detenuti cominciate con qualche sguardo non proprio benevolo, proseguite con reciproche male parole e sfociate in un’aggressione fisica – con una saponetta imbottita di lamette da barba – costata a uno dei due diverse lesioni alle mani e alle braccia.

L’altro, un 58enne dell’Egitto che nel frattempo ha scontato la sua pena – 13 anni per violenza sessuale – ed è uscito dal carcere di Bancali, a settembre dovrà presentarsi in tribunale con l’accusa di lesioni gravi e di “getto pericoloso di cose”, reato previsto dall’articolo 674 del codice penale.

Le storie di aggressioni tra detenuti sono purtroppo abbastanza frequenti all’interno degli istituti penitenziari. In questo caso fa discutere il fatto che la vittima del “lancio” di saponetta sia Shalabi Issam Elsayed Aboulemayem, un 27enne anche lui egiziano arrestato nel 2018 a Milano perché considerato un pericoloso affiliato dell’Isis. Era stato fermato al termine di un blitz antiterrorismo della polizia. Un “lupo solitario” – si era detto all’epoca – che era stato bloccato in piena notte dagli uomini del Nocs. Il provvedimento di custodia cautelare era stato emesso dal gip dell’Aquila, città da dove era partita l’indagine e l’accusa ipotizzata nei confronti dell’egiziano era quella di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia del terrorismo. Intercettato diceva: “Sono pronto a combattere”. Reato per il quale è stato condannato a sette anni di carcere che sta scontando proprio a Bancali.

E qui sarebbe avvenuto a novembre del 2021 “l’incontro” con il detenuto della sezione “protetti” (dove si trovano, tra gli altri, anche i responsabili di reati di natura sessuale). Dopo un acceso scambio di minacce, il 58enne aveva lanciato contro Shalabi Issam una saponetta artigianale al cui interno c’erano sedici lamette da barba. Il giovane detenuto era stato colpito sulla mano e aveva riportato diverse ferite sulle dita.

Alcuni giorni fa al 58enne, difeso dall’avvocato Claudio Mastandrea, è stato notificato il decreto di citazione a giudizio e a metà settembre dovrà comparire davanti al giudice Antonello Spanu.



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