La Nuova Sardegna

Sassari

Fuga dai domiciliari

Sassari, il racconto di Pino Vandi: «Sono evaso per non pesare sui miei familiari»

di Luca Fiori
Il tribunale di Sassari e, nel riquadro, Pino Vandi
Il tribunale di Sassari e, nel riquadro, Pino Vandi

L’ergastolano dopo la fuga è di nuovo in carcere

24 maggio 2023
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Sassari Quando sabato scorso, verso l’ora di pranzo, ha salutato la sorella che gli aveva dato ospitalità in vista di un intervento chirurgico ed è evaso dagli arresti domiciliari - allontanandosi dall’abitazione di via Prati - ha lasciato i familiari con la forte preoccupazione che volesse compiere qualche gesto estremo.

Pino Vandi, ha confessato il giorno seguente ai carabinieri, voleva in realtà solo starsene un po’ da solo vicino al mare. «Non volevo più pesare sui miei parenti» ha ammesso l’ergastolano davanti ai militari che domenica mattina lo hanno rintracciato nella sua villetta al “Villaggio Grigio” di Platamona e arrestato. Il 59enne - che lo scorso febbraio aveva lasciato il carcere per motivi di salute - sapeva bene che la sua fuga sarebbe durata poco e quando i carabinieri della compagnia di Sassari gli hanno bussato alla porta aveva già preparato le buste con gli effetti personali da portare in carcere. La preoccupazione dei familiari era stata comunicata anche alle forze dell’ordine che da sabato pomeriggio avevano iniziato a cercarlo per tutta la città, dopo la scoperta del suo allontanamento non autorizzato.

Vandi era uscito dal carcere il primo febbraio di quest’anno, quando il magistrato di sorveglianza di Cagliari Maria Cristina Lampis aveva firmato il decreto che disponeva che l’ergastolano venisse provvisoriamente ammesso, fino alla decisione del Tribunale di Sorveglianza, a espiare la pena in regime di detenzione domiciliare a Sassari. Il provvedimento era arrivato in seguito all’istanza presentata dai suoi difensori alla luce «delle condizioni di salute fortemente compromesse». Nella documentazione allegata all’istanza erano presenti i referti di esami diagnostici e visite specialistiche che confermavano la gravità della situazione clinica e la sua incompatibilità con la permanenza in carcere. Le consulenze mediche avevano inoltre stabilito «la sussistenza di un continuo pericolo di vita» sino all’esecuzione di un intervento chirurgico, cui il detenuto si è sottoposto di recente. I prossimi giorni ha annunciato il suo difensore, l’avvocato Elias Vacca, verrà ripresentata l’istanza di scarcerazione. «Le sue condizioni di salute - spiega l’avvocato Vacca- sono tuttora molto precarie. Insieme all’avvocato Patrizio Rovelli presenteremo una nuova richiesta di arresti domiciliari - conclude - producendo documentazione clinica aggiornata». Pino Vandi è stato condannato all’ergastolo in via definitiva il 28 aprile del 2021. Il 59enne è ritenuto il mandante dell’omicidio di Marco Erittu, commesso nel 2007 nel carcere di San Sebastiano. Il caso, archiviato inizialmente come suicidio, era stato riaperto in seguito alle dichiarazioni del pentito Giuseppe Bigella, ma Vandi si è sempre proclamato innocente.

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