La Nuova Sardegna

Sassari

Il disservizio

Scuola, in provincia di Sassari niente servizio di trasporto per numerosi ragazzi con disabilità

di Dario Budroni
Scuola, in provincia di Sassari niente servizio di trasporto per numerosi ragazzi con disabilità

Le difficoltà nel trovare le aziende: «Stiamo facendo di tutto»

03 ottobre 2023
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Sassari Il banco di scuola si allontana sempre di più. A marcare la distanza tra casa e istituto è un servizio di trasporto che ancora non è stato attivato. La prima campanella è suonata ormai da un pezzo ma sono sempre numerosi i ragazzi con disabilità – che vivono nei piccoli centri della Provincia – costretti a raggiungere la propria scuola superiore esclusivamente a bordo dell’auto dei genitori. «La situazione è insostenibile – dice la madre di un ragazzo che abita tra Castelsardo e Valledoria –. Nostro figlio studia all’alberghiero di Sassari e, a causa di questo problema, sta continuando a perdere ore di lezione e anche il rientro pomeridiano. È infatti mio marito ad accompagnarlo a scuola, ma i suoi orari di lavoro non coincidono certo con quelli dell’istituto. A farne le spese è ovviamente il ragazzo. Non è giusto».

Il problema È la Provincia a occuparsi del servizio di trasporto degli studenti con disabilità. In realtà tutto era stato pianificato nei tempi previsti dalla legge, ma il vero problema è che alcune gare per l’affidamento del servizio sono andate deserte. In altri casi, invece, si è messa di traverso la burocrazia, visto che prima dell’aggiudicazione delle gare serve il via libera – particolarmente lento ad arrivare – dell’Agenzia dell’entrate. Considerata la situazione, e per aggirare il problema delle gare deserte, gli uffici tecnici provinciali stanno quindi optando per l’affidamento a trattativa diretta del servizio. «Stiamo facendo i salti mortali per accontentare tutti» commenta Pietrino Fois, l’amministratore delegato della Provincia. In alcuni casi, invece, è stato deciso di prorogare i vecchi contratti. Al momento sono in corso le trattative per le zone di Ittiri, Castelsardo, Porto Torres, Ossi e Tissi. L’obiettivo è fare il prima possibile, ma anche nella migliore delle ipotesi le famiglie dovranno attendere almeno altre due settimane. Una situazione di vero caos generata, per quanto riguarda le gare deserte, soprattutto dal mercato e quindi dall’analisi dei costi e dei benefici. Le aziende che si occupano di trasporti, infatti, non sempre ritengono conveniente il servizio scolastico a causa del caro carburante, in un periodo in cui la benzina viaggia tranquillamente al di sopra de due euro al litro.

I disagi Le famiglie coinvolte sono naturalmente esauste, anche perché la scuola è cominciata ormai tre settimane fa. «Spero che la situazione venga risolta il prima possibile – spiega ancora la mamma del ragazzo con disabilità che frequenta l’alberghiero di Sassari –. Inizialmente ci era stato detto che il servizio sarebbe partito tra il 18 e il 22 settembre, ma siamo a ottobre e ancora non si è mosso nulla. Nostro figlio dovrebbe uscire da scuola alle 14.10, ma per via degli orari di lavori di mio marito è costretto a uscire alle 13.30. Impossibile, invece, fargli frequentare il rientro del giovedì».

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