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Ittiri, medico preso a calci e pugni: «Non è la prima volta, intervenite»

di Dario Budroni
Ittiri, medico preso a calci e pugni: «Non è la prima volta, intervenite»

È accaduto in un ambulatorio del paese. Ad aprile un’altra aggressione

07 novembre 2023
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Ittiri Calci, pugni, testate, gli occhiali che cadono a terra. E poi le minacce: «Ti faccio fuori». L’arrivo nel suo ambulatorio di Ittiri, per il medico Carlo Maciocco, ieri mattina si è trasformato in un incubo. «Mi si è scagliato contro e io, ovviamente, non ho reagito. Sono un medico. Però questa è una situazione che va risolta una volta per tutte. Chi mi ha aggredito rappresenta un pericolo per i medici, per gli altri pazienti e per tutto il paese» dice ancora scosso Maciocco. Quello di ieri, infatti, non è stato certo un fulmine a ciel sereno. La stessa persona, un uomo di circa 55 anni con gravi disturbi psicotici e con un passato segnato dalla tossicodipendenza e anche dal carcere, lo scorso mese di aprile aveva infatti assalito gli ambulatori della guardia medica di Ittiri, lanciando una scarica di pietre contro la vetrata e minacciando di morte la dottoressa in quel momento di turno.

L’aggressione Tutto è accaduto attorno alle 10 di ieri. Carlo Maciocco, medico di medicina generale, è arrivato come sempre nel suo ambulatorio di via Marini, dove, all’esterno, erano presenti alcuni pazienti. Tra loro anche l’aggressore, un ex paziente poi ricusato proprio perché ingestibile. Pugni, calci e testate: tutto si è consumato nel giro di pochi istanti. «Mi ha detto che mi avrebbe fatto fuori, che, con tutto quello che guadagno, mi avrebbe ammazzato» racconta Maciocco. Una volta riuscito a mettersi in salvo, anche con l’aiuto degli altri pazienti, il medico ha contattato i carabinieri, ai quali ha poi presentato una denuncia per lesioni personali. Sul posto sono corsi anche due colleghi medici, uno dei quali ha rilasciato, nei confronti di Maciocco, un certificato con una prognosi di sette giorni. L’aggressore, invece, è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. «Era completamente dissociato e in stato di delirio psicotico» si legge nel verbale della denuncia presentata ai carabinieri. «È stato un atto premeditato – aggiunge poi Maciocco –. I medici non possono continuare a subire aggressioni da questa persona, della quale dovrebbe invece occuparsi una struttura adeguata».

Il precedente Non è la prima volta che accade, insomma. Era un giorno di fine di aprile quando il 55enne si era presentato davanti alla guardia medica del paese. «Erano le 20.30 – aveva raccontato la dottoressa Emanuela Sanna – quando un uomo ha cominciato a suonare con insistenza nell’ambulatorio. Non appena io e la guardia giurata abbiamo visto chi era, ed essendomi doverosamente sincerata delle sue condizioni di salute, abbiamo deciso di non aprire la porta, perché è da tempo che quest’uomo manifesta tutta la sua aggressività nei nostri confronti. E a quel punto ha iniziato a minacciarci di morte, era una furia umana...». Sassate, minacce, poi il tentativo di sfondare la porta con una panchina. Momenti di terrore poi interrotti dall’arrivo dei carabinieri. Non solo medici, comunque. La stessa persona ha più volte terrorizzato altre strutture e anche altre persone. Tra i minacciati anche il sindaco Antonio Sau, che ha però le mani legate. «È necessario – aveva detto Sau mesi fa – intervenire a tutela di questa persona e dell’intera comunità. È l’ennesimo caso che dimostra una carenza di programmi e protocolli che contemplino la presa in carico di una categoria di soggetti che orbita tra le sfere sanitaria e sociale e l’ordine pubblico».
 

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