La Nuova Sardegna

Sassari

L’allarme

Sassari, invasione di cinghiali e danni nei giardini: paura tra i cittadini

di Isidoro Mongili
Sassari cinghiali in piazzale Segni
Sassari cinghiali in piazzale Segni

Parla l’esperto: «Attenzione, reagiscono se attaccati»

08 novembre 2023
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Sassari Aumentano le incursioni dei cinghiali nel centro abitato con inevitabili problemi e situazioni di pericolo per i residenti. Le ultime segnalazioni arrivano dagli abitanti delle zone di Luna e Sole e Monte Bianchinu. I segnali del passaggio dei cinghiali sono bene evidenti nei giardini delle abitazioni che vengono “arati” giornalmente dai cinghiali in cerca di cibo. Le preoccupazioni dei cittadini sono quelle di incontrare gli animali davanti al portone di casa o mentre portano a passeggio il cane, ma anche davanti alle attività commerciali e ai laboratori artigianali. Non mancano le persone che hanno dichiaratamente manifestato disagio e paura, tenendo conto che il comportamento dei cinghiali sembra essere diverso da quello che avevano in precedenza.

Andrea Sarria, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari del Nord Sardegna, spiega come questo cambiamento sia dovuto all’abituale avvicinamento dei cinghiali alla città: «Non temono più l’uomo – afferma Sarria – che anzi diventa un competitor all’interno del paesaggio urbano. Per questo, se ci si trova davanti un cinghiale, è sbagliato cercare di mandarlo via, spesso reagiscono se attaccati, sarebbe più opportuno invece, cercare di non dargli la possibilità di avvicinarsi alle abitazioni, ad esempio non lasciando del cibo in giro o chiudendo i cancelli».

Il veterinario spiega anche il perché della presenza anomala: «I cinghiali, vicini alle grandi città, mangiano più cibo faticando meno, questo fa sì che ci siano più femmine, le quali si riproducono più spesso».

Ai problemi si aggiungono quelli della sicurezza stradale e sanitari: «Esistono principalmente due malattie che il cinghiale può trasmettere all’uomo ( sono malattie zoonotiche): si tratta della leptospirosi (malattia infettiva batterica che si può trasmettere anche solo col contatto delle urine) e la trichinellosi (parassitaria che viene trasmessa da larve che si infilano sotto i muscoli dell’animale e che può essere trasmessa all’uomo nel momento in cui mangia quella carne)».

Attualmente il problema dell’invasione dei cinghiali a Sassari è arginato principalmente dagli interventi di polizia locale e Forestale. «Noi possiamo intervenire quando ci sono segnalazioni nelle aree agricole – afferma Antonio Zara, responsabile del settore Ambiente e Agricoltura della Provincia – mentre nei centri abitati non ne abbiamo la competenza. I nostri interventi riguardano la cattura con le gabbie e lo sparo per allontanare gli animali, cosa fattibile nell’agro ma non nelle città. Tuttavia, c’è stato un incontro con vari enti (Asl, Forestas, Corpo Forestale, Regione) coordinato dalla Prefettura per cercare di trovare delle soluzioni che riguardino in primis un piano per poter intervenire anche all’interno dei centri abitati (Sassari e Stintino in primis). Ad oggi siamo in attesa della convocazione della seconda seduta ma non sappiamo ancora quale sarà la data».

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