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Sassari, La Zona 30 in viale Italia fa discutere i cittadini

di Davide Pinna
Sassari, La Zona 30 in viale Italia fa discutere i cittadini

L’intervento è stato realizzato dai ragazzi del liceo artistico: colori e disegni si ispirano alle opere di Eugenio Tavolara

12 maggio 2024
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Sassari Gli ingredienti per un dibattito animato ci sono tutti: dalle Zone 30, nelle scorse settimane al centro di polemiche in tutta Italia, all’arte urbana, che fa sempre discutere per il suo posizionamento pubblico. Passando per due grandi classici delle discussioni sassaresi: viale Italia e la sua contestata pista ciclabile.

E infatti, il dibattito non è mancato, dal vivo come sui social, dopo che il Comune ha completato gli interventi per l’allestimento della Zona 30 di viale Italia. C’è chi apprezza l’approccio estetico scelto dai ragazzi del liceo artistico e chi, invece, quei colori proprio non riesce a mandarli giù. In ogni caso, l’impressione è che le funzioni legate alla regolazione del traffico non siano molto chiare alla gran parte dei cittadini.

Il progetto «Al posto della pista ciclabile dismessa – spiegano da Palazzo Ducale – è stato realizzato un nuovo disegno della pavimentazione ispirato alle opere e alla cifra artistica di Eugenio Tavolara». Il progetto è stato coordinato dallo studio dell’architetto Antonio Delogu. Dell’ideazione e della realizzazione delle opere si sono occupati, invece, gli studenti del liceo artistico “Figari”. «Il progetto si inserisce nell’ambito della realizzazione delle Zone 30, che hanno l’obiettivo di creare una città più sicura, a misura di pedoni e di bambini, con limiti alla velocità che si coniugano con un originale decoro urbano, per rendere più piacevole passeggiare. Le zone 30 seguono una filosofia legata alla gerarchizzazione dei flussi di traffico, con l'individuazione di quelle porzioni di territorio all'interno delle quali risulta vantaggioso disincentivare l'utilizzo dell'automobile. Non solo per questioni di sicurezza, ma anche e soprattutto per aumentare la qualità urbana, restituendo ai pedoni quegli spazi in cui si vive, si gioca e si lavora» spiegano dal Comune.

Nel caso di viale Italia, le opere e la nuova pavimentazione hanno cancellato una volta per tutte la mai amata pista ciclabile. Almeno per quel che riguarda la segnaletica, perché qualcuno in bici e in monopattino ci passa ancora, anche se si ritrova costretto a fare lo slalom fra le installazioni e i pedoni. Né sembrano troppo scoraggiati, per ora, gli automobilisti che parcheggiano sul marciapiede, tutto sommato incuranti di disegni e installazioni.

Opinioni Resta comunque una bella spennellata di colori, e c’è chi la apprezza. «È sempre giusto quando qualcuno decide di fare qualcosa di nuovo, che abbellisce la città» commenta la signora Mariangela Fiorino, mentre attende l’autobus. O ancora, il signor Carlo Costa, che stava fotografando l’opera dei ragazzi dell’Artistico: «Voglio mostrarla a mia moglie e mia figlia per vedere cosa ne pensano – spiega -. A me piace». Facendo le necessarie distinzioni, il signor Costa tenta un paragone: «Io sono stato a Rio de Janeiro e i colori scelti per il marciapiede in qualche maniera mi ricordano quelli del lungomare della città brasiliana. Anche ad Alghero è molto bello. Qui magari non è a quel livello, però a me piace. Poi, ognuno ha i suoi gusti».

Se c’è qualcuno a cui proprio il progetto invece non piace, è Natalino Curreli: «Forse avrebbero potuto inventarsi qualcosa di meglio, magari spenderli in beneficenza per l’ospedale, che ha avuto un grave periodo di crisi qualche tempo fa» afferma, indicando con lo sguardo l’ingresso del Policlinico Sassarese. «Meglio la pista ciclabile o ancora meglio i parcheggi, ma queste opere sembrano proprio cadute dalla luna» è il suo commento finale. Opinione molto simile, per il signor Pietro. «Non so per quale motivo lo stiano facendo, avranno i loro progetti, ma io non lo capisco». Completamente diverso il punto di vista di Pio, uno studente di Veterinaria arrivato a Sassari dalla penisola. «È un arricchimento ambientale, utile per i cittadini e bello da vedere» spiega. Prima di mettere in guardia: «Forse il vero problema sarà la manutenzione, ma per ora, l’iniziativa è promossa».

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