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Rischio idrogeologico

Sassari, basta allagamenti a Predda Niedda: più vicini i lavori sul rio Calamasciu

di Davide Pinna
Sassari, basta allagamenti a Predda Niedda: più vicini i lavori sul rio Calamasciu

Il cantiere potrebbe partire all’inizio del 2025, dopo il via libera del consiglio comunale alla variante urbanistica

28 maggio 2024
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Sassari Ora bisognerà attendere il via libera della Regione, ma, stando a quel che ha detto in aula il sindaco Nanni Campus, non dovrebbe essere in discussione. Poi, via all’ultimo stadio della progettazione e infine alla gara d’appalto per i lavori da 1 milione e 900mila euro, con un unico obiettivo: impedire gli allagamenti nella parte meridionale di Predda Niedda, soprattutto nel grande piazzale fra l’Eurospin e Maury’s.

Ieri, durante l’ultima seduta del mandato, il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica necessaria perché la Regione autorizzi il primo lotto dei lavori di messa in sicurezza del rio Calamasciu. Poco meno di 2 milioni su un progetto complessivo che ne vale 6,9 e che coinvolge, oltre la zona industriale di Predda Niedda, anche la borgata di Caniga.

La variante urbanistica si è resa necessaria per la presenza, nelle aree che saranno interessate dai lavori, di tre zone vincolate. Sono quelle dei nuraghi Giagamanna, Li Luzzani e Casteddu di Sant’Anatolia dove, con la variante, sarà possibile far transitare il nuovo canale scoperto.

Proprio questa, per gli uffici regionali, era la condizione necessaria a dare il via libera all’intervento, che sarà ufficializzato a breve con una delibera della giunta. Le foto presenti negli atti, sono abbastanza indicative: fino agli anni Sessanta il rio Calamasciu scorreva indisturbato fra gli ulivi.

Poi, nacque la zona industriale e venne tombato, provocando allagamenti in tutto il quadrante meridionale di Predda Niedda e, soprattutto, nel piazzale fra Eurospin e Maury’s. Un fenomeno preoccupante e che negli anni scorsi ha causato parecchi danni, ma che, in caso di piena straordinaria, potrebbe avere conseguenze ben peggiori. Le esondazioni sono legate, da un lato, alla portata insufficiente del canale tombata e, dall’altro, all’ostruzione creata dai ponti ferroviari.
Il problema sarà aggirato con la realizzazione di un nuovo canale artificiale, scoperto e ampio a sufficienza, subito a ridosso del lato meridionale della ferrovia. L’intervento dovrebbe essere sufficiente per risolvere il problema degli allagamenti a Predda Niedda Sud e ci si attende che i lavori possano cominciare all’inizio del 2025. Gli altri lotti riguarderanno invece Caniga, per cui è in corso la progettazione, in attesa di trovare i finanziamenti necessari ai lavori.

Tra gli elementi che più spiccano all’occhio, nel progetto, c’è sicuramente l’eliminazione del passaggio a livello che si trova poco prima della stazione ferroviaria di Caniga, nel tratto urbano della statale 127 bis.

Tutta la viabilità di accesso alla borgata verrà rivoluzionata per consentire agli automobilisti di raggiungere agevolmente il cavalcaferrovia esistente evitando il passaggio a livello, con la realizzazione di una sorta di circonvallazione con tre rotatorie.

La circonvallazione esistente, che termina in via Padre Luca all’altezza della biblioteca, verrà prolungata. La prima rotatoria sorgerà all’incrocio con via Peppino Mereu e, per realizzarla, sarà espropriata una parte del giardino della biblioteca.

La seconda rotatoria interesserà l’incrocio con la strada vicinale Sant’Anatolia, con l’esproprio di una piccola parte del terreno di pertinenza del campo da calcio. Infine, la terza rotonda sarà all’intersezione con via Padre Luca e consentirà di raggiungere il ponte ferroviario
 

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