L’appello di chi vive nelle periferie «Vogliamo muoverci in sicurezza»
Le richieste da Latte Dolce e Santa Maria di Pisa per strade sicure e collegamenti per i pedoni
Sassari Da un lato due dei quartieri più popolosi della città, Latte Dolce e Santa Maria di Pisa, dall’altro la zona commerciale di Predda Niedda. Fra la rotatoria di via Cilea e quella di viale Porto Torres passano in linea d’aria appena 800 metri: in teoria, una piacevole passeggiata; in realtà, un’impresa pericolosa, tra fumi di scappamento e auto che sfrecciano a pochi centimetri.
La situazione è paradossale: l’unico collegamento diretto fra i due quartieri e Predda Niedda è la malconcia “bretellina” intitolata a papa Giovanni XXIII. «Ogni giorno la attraversano decine e decine di pedoni, persone che vanno a lavoro o a fare la spesa a Predda Niedda – spiega Danilo Farina, presidente del comitato di quartiere -. Il problema è che ad un tratto si interrompe il marciapiede, e così le persone, anche anziane, si ritrovano a percorrerla in totale insicurezza. E la sera, lo fanno tanti ragazzi che vanno verso i nuovi fast food di viale Porto Torres».
Per chi non ha la possibilità di muoversi in auto, farlo in bici o con monopattini elettrici è un gioco d’azzardo, è però l’unico percorso possibile. «Questo perché non esiste un collegamento diretto con gli autobus – precisa Farina -, anche questo lo chiediamo da tempo al Comune e all’Atp. Al momento siamo costretti a raggiungere con un autobus il capolinea di via Tavolara e poi, da lì, prendere il PN. È ridicolo».
Ma i problemi non finiscono qui, se si parla di sicurezza stradale e delle principali strade di collegamento fra Latte Dolce e Santa Maria di Pisa da un lato e il resto di Sassari dall’altro. Bisogna spostarsi all’altro capo del quartiere, all’incrocio fra la Buddi Buddi e via Chiarini. «Da tempo il comitato chiede la realizzazione di una rotatoria, che avrebbe una doppia funzione: da un lato servirebbe per costringere a rallentare chi prende la Buddi Buddi come una pista di Formula 1, dall’altro consentirebbe a chi arriva da via Pirandello di entrare direttamente nel quartiere».
Su questo fronte, però, ci sarebbero buone nuove: «Qualcosa si muove, c’è stato di recente un sopralluogo dei consiglieri Gianluigi Onida e Melania Delogu, con l’assessore Massimo Rizzu e i dirigenti del settore Viabilità».
C’è poi il problema di via Cilea, la strada che separa Latte Dolce e Santa Maria di Pisa, trafficatissima. A dicembre, la 76enne Rita Sechi venne travolta e uccisa da un’auto all’uscita dalla messa. «Continuiamo a pensare che si debbano realizzare con urgenza attraversamenti pedonali rialzati e illuminati, che costringano gli automobilisti a rallentare».
Urgente, sempre in via Cilea, una sfalciata alle siepi e ai rovi che invadono il marciapiede sul lato di piazza Rossini, che ostruiscono la visibilità all’incrocio e sulle strisce. «L’assessore Pierluigi Salis ci ha promesso un intervento immediato. Attendiamo con fiducia».