Uccise con un’ascia i suoceri, la difesa chiede una nuova perizia psichiatrica per Fulvio Baule
Il duplice delitto di Porto Torres, a Sassari al via il processo d’appello per il 42enne condannato all’ergastolo in primo grado
Sassari Una nuova perizia psichiatrica: l’ha chiesta l’avvocato difensore Nicola Lucchi per Fulvio Baule, il 42enne di Ploaghe condannato all’ergastolo in primo grado per il duplice omicidio dei suoceri Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, avvenuto il 26 febbraio 2022 a Porto Torres.
È iniziato oggi 3 marzo in Corte d'assise d'appello a Sassari il processo di secondo grado. Baule aveva ucciso i suoceri e ridotto in fin di vita la moglie, Ilaria Saladdino, dalla quale si era appena separato, davanti ai figli gemelli di poco più di un anno. Durante l'udienza, che si è svolta con la formula della camera di consiglio partecipata, con la presenza esclusiva delle parti, l'avvocato Lucchi ha richiesto la riassunzione della perizia psichiatrica per il suo assistito, al fine di ottenere il riconoscimento delle attenuanti che erano state negate in primo grado.
Qui l’intervista a Giusy Saladdino, figlia di Basilio e Liliana Mancusa e sorella di Ilaria
Nel processo di primo grado, la Corte d'assise di Sassari aveva accertato, grazie a una perizia psichiatrica, che Baule era capace di intendere e volere al momento dei fatti. Per questo motivo, l'imputato era stato condannato all'ergastolo, con l'aggiunta dell'isolamento diurno per un anno, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e la decadenza dalla responsabilità genitoriale. Inoltre, erano state disposte provvisionali a favore dei familiari delle vittime che si erano costituiti parti civili.
Il duplice omicidio era avvenuto in seguito a un litigio con la moglie, Ilaria, davanti al palazzo dove lei viveva con i genitori a Porto Torres. Baule, dopo il litigio, aveva preso un'ascia dal portabagagli della sua auto e aveva colpito prima il suocero Basilio, uccidendolo sul colpo, poi la moglie e infine la suocera, Liliana Mancusa, che morì dopo un mese di coma. La moglie rimase gravemente ferita. Dopo aver compiuto la strage, Baule aveva abbandonato i due figli gemelli di un anno, che avevano assistito alla scena, e si era poi costituito ai carabinieri di Porto Torres. La Corte d'assise d'appello ha aggiornato l'udienza al 31 marzo.