La Nuova Sardegna

Sassari

L’allarme

Pidocchi nella scuola dell’infanzia. I genitori esasperati: «Intervenga il Comune»

di Nicola Nieddu
Pidocchi nella scuola dell’infanzia. I genitori esasperati: «Intervenga il Comune»

Il problema si ripresenta ciclicamente, la dirigente: «La responsabilità è delle famiglie»

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Alghero Proteste da parte di alcuni genitori di bambini che frequentano una scuola dell’infanzia del centro per la presenza di pidocchi. La situazione ha spinto un gruppo di famiglie a inviare una lettera al sindaco Raimondo Cacciotto per chiedere un intervento da parte dell’amministrazione comunale e delle autorità sanitarie. Nella segnalazione, i genitori esprimono preoccupazione e frustrazione per un fenomeno che, a loro dire, si ripresenta ciclicamente e che stavolta sembra particolarmente resistente agli interventi individuali. Dal plesso scolastico interessato arriva però una replica chiara, affidata alla dirigente scolastica – che preferisce mantenere l’anonimato per tutelare la privacy dei minori coinvolti.

«Appena siamo venuti a conoscenza del problema – spiega la dirigente – abbiamo informato tempestivamente tutte le famiglie, chiedendo di seguire con rigore il protocollo previsto per la profilassi contro i pidocchi. È fondamentale capire – prosegue – che non è sufficiente un semplice lavaggio dei capelli: è necessario usare pettini specifici per rimuovere, una per una, le uova dei pidocchi. Si tratta di un lavoro minuzioso che richiede attenzione e continuità, ma che, purtroppo, non tutti riescono o sono disposti a fare correttamente. La scuola, per legge, non ha il potere di escludere o allontanare un bambino affetto da pediculosi. La responsabilità, dunque, è in capo alle famiglie».

La dirigente ricorda anche che il problema pidocchi non è affatto raro e si ripresenta, puntualmente, ogni anno in molte scuole, specialmente tra i più piccoli. Nonostante gli sforzi della scuola nel sensibilizzare e informare i genitori, la questione resta aperta e alimenta un acceso dibattito tra chi chiede misure più stringenti e chi invoca maggiore collaborazione da parte di tutti. Resta ora da vedere se, e come, il Comune intenderà intervenire a supporto delle famiglie e della scuola, per limitare la diffusione e riportare serenità all’interno dell’ambiente scolastico.

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