La Nuova Sardegna

Sassari

L’anniversario

Strage dell’Heysel, Franco Fiori: «Ero a Bruxelles, ancora ho i brividi se ripenso a quel giorno»

di Luca Fiori
Strage dell’Heysel, Franco Fiori: «Ero a Bruxelles, ancora ho i brividi se ripenso a quel giorno»

Il commerciante sassarese conosciuto in città come “Tartaruga” viaggiò sul pullman verso lo stadio con una delle vittime

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Sassari C’era anche il sassarese Franco Fiori, per tutti in città “Tartaruga” il 29 maggio del 1985  all’interno del settore Z dello stadio Heysel di Bruxelles in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus e il Liverpool, durante la quale morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600. «Sono passati quarant’anni – racconta Franco Fiori – ma ancora mi vengono i brividi se ripenso a quei momenti in cui ci ritrovammo in campo accanto ai calciatori e sugli spalti molti di noi vennero schiacciati e non riuscirono a salvarsi». Insieme a un amico e amica Franco Fiori era partito da Sassari per assistere alla finale.

«La fortuna nostra e che il signore ci ha protetto e ci ha fatto ritornare a casa ed abbracciare i nostri genitori – racconta il commerciante –  purtroppo altri nostri connazionali non hanno avuto la nostra stessa fortuna e non sono più ritornati ad abbracciare le loro famiglie. Ogni volta che penso a tutto ciò il mio cuore si rattrista e si riempie di rabbia. Il mio pensiero va a tutte le persone che da quel giorno non sono più con noi e uno di questi era anche un nostro compagno di viaggio conosciuto sul pullman che ci portò a Bruxelles. 

 Il signore in questione si chiamava Giovachino Landini, un uomo dolce e sempre sorridente – ricorda Franco Fiori –  ricordo benissimo che mentre entravamo allo stadio io e i miei amici cantavamo canzoni sassaresi e lui anche se non le capiva rideva, era molto gioioso nei nostri confronti, e si lo avevamo capito subito che il nostro modo di fare le piaceva . Per noi era un momento bellissimo, come lo era per lui – aggiunge Fiori –  essere lì per vedere la nostra amata Juve. Quello che pero più mi dà rabbia e sentire gli anti juventini sbeffeggiare ancora oggi per questa tragedia con cori, striscioni e insulti sui social per questa disgrazia. Io per questi signori che ci insultano ancora oggi a distanza di 40 anni – conclude Franco Fiori – mi sento schifato provo ribrezzo. Rispetto per i nostri 39 angeli.

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